Viaggiare stando seduti. E non si tratta di digitale. Sì perché è la fantasia che, per una volta, ci accompagna per mano ad esplorare Paesi, territori e palazzi lontani... L'idea, o meglio ancora, il talento è della collage artist genovese Francesca Sacco, classe 1984, che con la tecnica del "taglia e incolla" fotografico ricrea paesaggi e città del mondo (1 - 2).
Il risultato? Una suggestiva esperienza immersiva dove le regole della prospettiva e dell'architettura sono interpretate in una luce diversa e le città parlano un linguaggio tra l'immediato e l'onirico.
Le sue opere sono un'esplosione di elementi architettonici come colonne, balconi, archi, finestre, portoni, cornicioni e tetti che trovano un nuovo spazio nella narrazione, avvicinando antico e moderno, lusso e miseria... E ancora, lo zingaro che suona, il “gatto innamorato che randagio se ne va”, le insegne senza tempo dei negozi e delle botteghe dei centri storici, i panni stesi. La frammentazione della vita quotidiana, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi colori disordinati... questo si respira, si capta, nei quadri vivi e pulsanti, tra il surreale e l'istantaneo, di Francesca (3).
Sembra di sentirlo quel tango nel Boca di Buenos Aires (4)...
E ora che la vita ci ha stravolto le regole e il viaggio è fermo, perché non evadere "per immagini" (5) alla scoperta di ciò che ancora non conosciamo o che abbiamo dimenticato?
Se l'idea di "partire" vi stuzzica, andate in avanscoperta sulla sua pagina web, il coup de foudre è garantito.
Buon viaggio!
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