Tutto d’un fiato complice la trama e la prosa scorrevoli ed intriganti, oppure centellinato come il gran vino - l'Aglianico di Tomaresca (1)- che evoca fin dal titolo, certo è che l’ultima opera di Gaetano Cappelli è un mix esplosivo dalle molteplici attrattive. Che sia per la storia di dame, vino e fantasmi, o per l’intreccio da noir con spunti glamour, od ancora per il mix di realtà ed immaginazione, tutto concorre a renderlo amabile come il famoso vino che richiama.
La storia (1B) è un continuo caleidoscopio di fantasie e fantasmi mescolati ai sapori e colori di una Puglia rurale e sconosciuta a tratti misteriosa che incanta dal primo sorso... scusate dalla prima pagina.
E questo mix enologico-romanzato continua in una trama complessa come quello della celebre etichetta appunto, nella quale si mescolano sapori e colori variegati, profumi persistenti come il terroir che li ispira e produce quel nettare.
Ma tutto ciò non basta, v’è grande mestiere nel fondere le diverse anime di questo: dallo scrittore spiantato Guido Galliano, alla medium Palladino, alla rediviva essenza di ectoplasma di Agatha Christie, alla nobil-donna (acquisita per matrimonio) moglie ripetutamente fedigrafa ed aspirante scrittrice dalla indubbia incapacità. E ancora gli aspetti grezzi della provincia fino ad un simpaticissimo mafioso, il tutto condito dal dialogo in dialetto gentilmente tradotto.
In conclusione, un bel libro da gustare come il vino che rievoca.
http://www.tormaresca.it
Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo.
Autore: Gaetano Cappelli
Casa Editrice: Marsilio, 2016
137 pagine