Living & Convivi :: 13 ago 2019

Belgio - Labionista: lo straordinario progetto di riqualificazione ambientale

Un modello a cui ispirarsi

Se avete in programma di trascorre un soggiorno in Belgio, non mancate di visitare un sito di grande fascino da poco inaugurato a Genk, nel Limburgo belga (regione delle Fiandre).

Stiamo parlando della magistrale riqualificazione di un ex miniera di carbone e poi zoo ora palcoscenico di un nuovo progetto dal nome "Labiomista" dell’artista Koen Vanmechelen in collaborazione con la città (1 - 2 - 3): un parco aperto a tutti in cui gli animali si muovono in libertà, tra ponticelli, stagni e sentieri lungo i quali passeggiare in pieno relax. E poi uno spazio dedicato a esposizioni d'arte en plein air, una serra con specie rare di uccelli (4). Lo studio dell’artista e gli altri edifici realizzati insieme all’architetto Mario Botta si inseriscono perfettamente nel paesaggio (5). 

Il visionario progetto del poliedrico artista fiammingo fa parte di quelle sue opere multiformi che uniscono pittura, scultura, fotografia, installazioni multimediali e living art. Nel Labiomista coabitano armoniosamente uomo, animali e natura in costante dialogo. Una vera esperienza immersiva per il visitatore dove la natura incontaminata occupa simbolicamente la metà dei 24 ettari del parco. Sorgono, inoltre, lo studio di Vanmechelen (6) e il quartier generale della sua fondazione (The Battery), l’ex casa restaurata del direttore della miniera di carbone e dello zoo (Villa Opundi) e LabOvo, uno spazio destinato a workshop ed esposizioni d’arte permanenti en plein air (7 - 8). Si accede all’area dalla porta di accesso The Ark, che insieme a The Battery è stata progettata dallo svizzero Mario Botta. Una parte di The Battery è riservata a una straordinaria serra (Looking Glass) e una gigantesca voliera d’aquila. Gli animali hanno un ruolo centrale nel lavoro di Vanmechelen e l’ex zoo di Zwarberg vuole oggi essere un luogo di incontro tra tutte le specie viventi. Non stupisce quindi che ben 9000 m² de Labiomista ospitino, oltre ai polli (oggetto ricorrente dei suoi studi e delle sue creazioni tanto da aver dato vita a una nuova varietà di gallina) lama, struzzi ed altri animali, lasciati liberi all’interno della riserva e nei quali i visitatori potranno imbattersi durante la loro permanenza nel parco. Naturalmente il nuovo parco è anche luogo di dibattito, fucina di nuove idee ed esperimenti per interrogarsi sui temi della sostenibilità ambientale e culturale per avvicinare, di più e meglio, le diverse culture, a rafforzare il rapporto tra uomo e natura e ridefinire nuovi equilibri. Emblematica è la scelta di non prevedere caffè e ristoranti all’interno del parco, ma soltanto un’area picnic, per favorire lo sviluppo dei commerci locali circostanti. 

 

 

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