In un territorio ad alta vocazione per la coltivazione della vite, posto tra la Valpolicella e la zona del Soave, in tre aree vicine ma con microclimi completamente diversi, la famiglia Morini (1) da quasi novanta anni, crea vini di straordinario livello, premiati dalle più importanti riviste di settore, anche internazionali.
Situata in uno splendido casale del novecento nel cuore della Val di Mezzane, nel veronese, la cantina consente di vinificare sino a 3000 quintali di vino in fermentini completamente automatici che riducono al minimo l’ossidazione. 30 vasi vinari garantiscono un adeguato stoccaggio in attesa che il vino passi in bottiglia. 600 botti di rovere francese, di varie dimensioni lo portano a completa maturazione. La famiglia Morini pone al centro della propria produzione in 40 ettari di terreno la sostenibilità che coinvolge tutto il processo di lavorazione vitivinicola, dalla lotta biologica ai sistemi organici all’ecologia della vigna. Sei sono i vigneti (2) di proprietà dove si coltivano uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta e Croatina, alla base di Ripasso e Amarone, Garganega e Trebbiano per il Soave più un uliveto che produce un eccellente olio a base di varietà locali (3 - Il cantiniere Carlo Morini) .
Sono ben tredici le referenze aziendali, con un prezzo davvero concorrenziale per l’altissima qualità equamente divisa tra rossi e bianchi (4). Gli Amarone presenti sono: il Leon (5) e la riserva Due mori recentemente premiata dalla rivista statunitense Decanter. Intensi e complessi al naso, danno sensazioni di frutti a bacca rossa matura e spaziatura di cannella e vaniglia con un tannino elegantissimo e morbido in bocca. Grandissimi vini tra i migliori assaggi di quest’anno. Seguono il Ripasso Ciliegi, il Valpolicella superiore Prognai e un Valpolicella Doc base tutti di eccelso livello. Tra i bianchi un Soave Doc e la Riserva Le Calle che esprime le note tipiche dell’uva Garganega con una fine nota di frutta passita. Non manca uno Spumante metodo classico extra brut Sette (dal numero dei membri della famiglia Morini) 75% Garganega e 25% Raboso Verona vinificato in bianco, molto floreale e fruttato. Due chicche sono i passiti: un Recioto Valpolicella che unisce ai frutti rossi, cioccolata e un retrogusto speziato e un eccezionale in quanto a rarità, era la la prima volta che lo abbiamo degustato, Recioto di Soave con sentori di datteri e frutta tropicale (6). Assolutamente da non trascurare sono i “vini da tutti i giorni“ gli IGT bianchi e rossi, tra il Virgo senza solfiti aggiunti, dove il rapporto qualità prezzo si fa ancora più stuzzicante. Un’azienda da scoprire perché esprime tutto il proprio territorio ai massimi livelli possibili. Dopo un’attenta degustazione non possiamo che consigliarvi questi eccellenti nettari, con una gamma per tutte le tasche. Provateli ne rimarrete incantati!
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