Una grande ricchezza enologica, una produzione integrata che testimonia serietà di produzione oltre che microclimi e terreni diversi. Questo e molto altro alla base di ettari e ettari di vigne che ricoprono il Trentino. Tante terre in una sola si potrebbe affermare e un unico denominatore, ossia la riduzione al minimo di prodotti chimici per una qualità che non ha pari. E proprio in questo vasto fazzoletto del nord Italia, sorge la Valle di Cembra, tra le più affascinanti zone vitate delle Dolomiti, a nord-est di Trento (1). Nell’ampio novero di realtà vinicole locali, spicca CEMBRA Cantina di Montagna, storica cantina cooperativa da oltre 70 anni, le cui viti crescono tra i 500 e i 900 metri slm e affondano le radici nel porfido rosso che regala vini di grande personalità di cui proprio quest’anno ne sono stati presentati al mercato ben cinque nuovi. Müller Thurgau 2020, Chardonnay 2020, Riesling 2020 e il Pinot Nero 2019 insieme al Trentodoc Oro Rosso di Chardonnay in purezza, nella versione Pas Dosé Riserva 2017, tutti (2) facente parte di una collezione completamente rinnovata anche nell’immagine.
“Vogliamo valorizzare in maniera ancora più netta le peculiarità delle nostre uve, da ricondurre alle altitudini, ai forti sbalzi termici tipici della valle e alla salinità data dal porfido, pietra rossa che da sempre rappresenta la ricchezza della valle, ai nostri vini”. Ma, oltre alla vocazione del territorio, c'è un grande, eroico lavoro umano a supporto: “Nelle vigne con pendenze spesso estreme (anche al 40%) sono necessarie fino a 900/1000 ore di lavoro per ettaro all’anno… un impegno che nasce da una passione autentica che è anche uno stile di vita” - racconta l'enologo di CEMBRA Stefano Rossi.
Ma passiamo la parola ad alcuni dei loro nettari che abbiamo potuto apprezzare, rinfrescandoci sotto il pergolato, in questa lunga estate calda.
Sabbie e viottoli di origine porfirea amano il Müller-Thurgau (3). Ode a questa perla di Bacco, il 2020 firmato CEMBRA, elegante nel DNA, con un magnifico bouquet floreale e fruttato al naso, delizioso al palato, dal colore giallo paglierino chiaro e riflessi verdolini appena accennati. Da non mancare sopratutto ora che le temperature sono elevate. C’è la montagna che si sprigiona in ogni sorso, dove sapidità e freschezza lo rendono magnifico con una grigliata di pesce, un’insalata gourmet estiva o ancora un’orata al finocchio. Vino generoso. Da sapere che si presta ad essere bevuto giovane, già nell’anno successivo alla vendemmia.
100% Chardonnay per l’altra pepita della Maison trentina, il Trentodoc Oro Rosso, Pas Dosé Riserva 2017. Qui, grande merito va dato altresì ai terreni cosiddetti Oro Rosso dei valligiani, roccia che conferisce sapidità e persistenza straordinaria. Un vino d’altura dal colore giallo-paglierino con perlage sottile e stabile. In bocca entra deciso, quasi verticale con buona struttura e mineralità. Una gran bella etichetta capace di regalare molto piacere.
Infine, il Pinot Nero 2019 raffinato ed autentico, di colore rosso rubino intenso, in bocca esprime complessità e convince per una struttura tannica morbida, piena ed armoniosa. Anche la freschezza è marcata. Ideale per barbecue chic con degli spiedini di manzo marinati.
A voi la scelta...
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