Living & Convivi :: 20 giu 2016

week end a Saint-tropez

arte, vino e… BB

Città di mare dallo charme immortale, Saint-Tropez (1) tra campanili romantici e suggestivi paesaggi mediterranei, non smette d’incantare. Glamour, stile ma soprattutto luce riflessa di quella joie de vivre che ancora oggi evoca le follie della giovane BB degli anni '60.

Tutto seduce: le celebri viuzze ricche di storia ma anche di chic contemporaneo, e i molti ristorati; dal "Le Belrose" dominante la baia di Saint -Tropez, al più centrale marocchino "Le Salama", per citarne solo alcuni. Uno charme costante, che si respira in ogni dettaglio, in ogni quartiere (2) come quello di La Ponche, un tempo abitato dai pescatori. Così come nei vini, sopratutto rosé, che nobilitano questo magico specchio di terra: un nettare di indiscussa piacevolezza, sintesi di un terroir baciato dal sole e dalla brezza marina.

Il "Chateau Sainte Marguerite" della famiglia Fayard, per esempio, connubio di finezza, eleganza e piaceri aromatici, la cui etichetta "Symphonie Rosé" del 2015 (3) è perfetta per una gastronomia haut de gamme. Non solo, oltre a essere certificata Bio e classificata Cotes de Provence, per la prima volta, si presenta anche con il logo “Vegan”.

In questo angolo di paradiso dove ancora oggi approda il jet set internazionale, inoltre, è stato, di recente ancora più nobilitato, lo già “stellato” Polo Club, esclusivissima location che ripropone questo antico e nobile sport nato come arte marziale per la cavalleria di Alessandro Magno nel 300 a.C.

Ma non solo glamour, vino e cavalli, Saint-Tropez è anche luogo di cultura.

Molti gli artisti e le gallerie d’arte da scoprire in stagione e non, anche negli angoli più remoti e imprevedibili, come nell’antico lavatoio Vasserot (4), in rue du Canard. Oggi galleria d’arte non convenzionale, questo sito storico dal sapore d'autrefois, ospita le opere della pittrice e fotografa di Toulouse - Valerie Maffre - fino al 22 giugno. Un ode a piccoli spaccati della vita quotidiana ma anche alla natura (5), realizzati con la tecnica del collage. Ceste di frutta di stagione (6), uccelli intenti a beccare e molto altro ancora. Tutti velati da un a nota un pò fané, nostalgica, quasi a suggerire che "la vita fugge, et non s'arresta una hora" come diceva il Petrarca. E di cogliere ogni attimo nel suo incanto, anche il più "banale", come se fosse l'ultimo.

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