È un incontro di fantasia, volontà ed esperienza. È un “IncontroInsolito” (1), il frutto di una duplice congiunzione. La prima è quella tra Roberta Moresco (2), nata a Breganze tra le botti di vino della bottega di famiglia, sommelier ed enotecaria di Marostica (Vicenza), e Roberto Cipresso (3), enologo di fama mondiale, originario di Bassano del Grappa e attivo tra Montalcino e l’Argentina. L’altra è avvenuta tra l’uva Vespaiola - varietà autoctona coltivata da Innocente Dalla Valle in Veneto, a Breganze - e la Malvasia Bianca, prodotta in Toscana nell’azienda "Le Torri".
Il vino immaginato da Roberta Moresco unisce l’acidità e la rusticità della Vespaiola alla suadenza e al calore mediterraneo della Malvasia e realizza le suggestioni, le sensibilità, i sapori di due territori lontani. Del resto Roberta ha già all’attivo altri due vini… “meticci”: Cuvée spumante dry, frutto dell'unione di Chardonnay e Glera; e AzzardoRosso, incontro di Pinot Nero prodotto da Maculan a Breganze e Corvina coltivata e vinificata da Speri in Valpolicella.
E per realizzare questo nuovo sogno ha coinvolto l’amico Roberto Cipresso, anch’egli avvezzo a unire vini provenienti da territori diversi, come Pigreco e La Quadratura. I due, insieme, hanno selezionato i vini della vendemmia 2015 e curato il taglio, e così “IncontroInsolito” ha trovato il suo punto di equilibrio con il 55% Malvasia bianca lunga e il 45% Vespaiola.
Il risultato è un vino complesso, ma di grande bevibilità, brillante nel colore giallo paglierino con riflessi dorati, ricco per le note di frutta tropicale croccante come l’ananas e l’avocado e quelle agrumate di pompelmo e bergamotto. Il tutto è impreziosito da sentori di fiori bianchi, di acacia e biancospino.
Al primo assaggio il vino risulta caldo, fresco e sapido, con una buona persistenza, lasciando sul finale un ritorno ammandorlato.
Nell’ “IncontroInsolito”, vino che si accompagna ad antipasti di pesce, baccalà alla vicentina, formaggi freschi e primi piatti con verdure, ci sono le ali per volare e il ritorno alle radici, la voglia di sperimentare e la sicurezza della terra d’origine, ovvero molto della visione del vino della vita di Roberta Moresco. E questo è un valore aggiunto, sentimentale e umanissimo, in grado di fare tutta la differenza …