28nov 2019
Vino rosso e olio alleati della salute
Gastroenterologi italiani: seguite la dieta mediterranea

"Lo stile di vita mediterraneo, i cui effetti benefici sono noti da oltre 30 anni, resta il modello ideale da perseguire. Oggi assistiamo ad una continua rincorsa a diete “spot”, alle cosiddette diete “senza”, basate sull’esclusione di una o più categorie di alimenti. Niente di più sbagliato. La dieta mediterranea è ricca di alimenti ad azione pre-biotica e di fibre solubili quali l’inulina, metabolizzata dal probiota con produzione di butirrato, sostanza anti-infiammatoria" - sottolinea il Dr. Gioacchino Leandro Direttore presso l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Castellana Grotte (Bari) - "Numerose diete “senza” tendono a escludere cibi contenenti inulina, con conseguente sviluppo nel tempo di un pattern infiammatorio e sono quindi da mettere al bando con decisione.”

Queste le parole durante il corso nazionale AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri) che a Bari ha riunito oltre 200 gastroenterologi italiani in un confronto scientifico sulla terapia delle malattie dell’apparato digerente. Con particolare focus sulla “superiorità” della dieta mediterranea rispetto alle altre diete specifiche (1 - 2).

Grande valore quindi al modello nutrizionale ispirato alle abitudini dei paesi del bacino del Mediterraneo, compresa l'Italia (3 - 4). In particolare sono due i cibi fluidi "preziosi e alleati della salute - secondo una review pubblicata sulla rivista scientifica internazionale “Nutrients” - il vino rosso e l’olio extravergine di oliva. Ricchi di polifenoli, contribuiscono all’effetto protettivo anti-ossidante e anti-infiammatorio, con miglioramento dell’assetto lipidico, dell’insulino-resistenza e del rischio aterosclerotico.

Infine, ritornando ai miracoli di Bacco - “La dieta mediterranea raccomanda il consumo giornaliero di 1-2 bicchieri di vino rosso ai pasti" - "per basse dosi (quelle raccomandate) è evidente l’effetto protettivo, ma il rischio sale vertiginosamente all’aumentare della quantità assunta. L’invito quindi è ad un uso consapevole” - ha concluso sempre Leandro.

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