Situata a Santo Stefano di Valdobbiadene, in provincia di Treviso, incastonata tra le colline del Prosecco Superiore, Le Colture è un’azienda agricola condotta dalla famiglia Ruggeri. Al centro la famiglia, appunto, da sempre forza motore della maison vitivinicola, che ha saputo tramandarsi l'arte appresa e la passione per l'eccellenza, dove i 45 ettari vitati sono coltivati secondo la tradizione, ottenendo un’elevata qualità dei prodotti. Un “team” familiare solido e affiatato, in cui ogni membro è direttamente coinvolto in ogni fase produttiva, dalla conduzione delle vigne alla selezione delle uve, dai vari momenti della vinificazione a quelli della spumantizzazione, fino alla commercializzazione. “Il valore della famiglia per noi è molto alto" – commenta Silvia Ruggeri figlia insieme ad Alberto e Veronica di Cesare Ruggeri, colui che negli anni '80 inaugurò l'attività imprenditoriale della cantina – "fin da quando eravamo bambini, durante i pranzi, la conduzione dell’azienda si intersecava con le nostre vite e siamo cresciuti nella piena condivisione di tutto quello che ci stava attorno: i vigneti, la cantina, i macchinari da lavoro. Tutto era parte di un unicum che ha contribuito a legarci indissolubilmente l’uno all’altro”. Oggi l'obiettivo è quello di diventare l’azienda portabandiera di un Prosecco Superiore di assoluto valore.
“Il nostro lavoro quotidiano è finalizzato all’ottenimento della massima espressione del vitigno Glera nelle sue diverse denominazioni (Prosecco Doc, Valdobbiadene DOCG) – commenta Alberto Ruggeri - "La parola d’ordine, (abbinata al Prosecco,) deve essere ‘eccellenza’: il territorio del Prosecco DOC è molto ampio, in tanti fanno un buon vino, ma la nostra ambizione e il nostro impegno quotidiano è quello di produrre un Prosecco Superiore immediatamente riconoscibile come una delle sue massime espressioni. Le Colture ha sposato il mondo Prosecco in tutte le sue aree con l’obiettivo, per ogni denominazione, di elevare il più possibile la qualità e la rappresentatività delle sue bollicine”.
Abbiamo assaporato tre annate, rispettivamente 2021, 2022 e 2023 del Prosecco Superiore Rive di Santo Stefano extra brut Gerardo. Un nettare che nasce dai vigneti scoscesi, tra i più vecchi (50-70 anni) di Santo Stefano, un omaggio a nonno Gerardo Ruggeri e alla sua encomiabile dedizione e cura verso le 'Rive', vigneti quasi eroici. Al naso spiccano fiori bianchi, ma anche sentori decisi di frutta fresca come mela verde e agrumi. Fresco e sapido in bocca, il perlage elegante e fine garantisce lunghezza gustativa. Decisamente un vino gastronomico seppur possibile anche come aperitivo. Servitelo per l'antipasto della vigilia magari abbinato al "mai senza" Cocktail di gamberi, alle Capesante gratinate e al Carpaccio di polpo.
Nelle annate 2021 e 2022 continua a regnare sovrano l'equilibrio. La lunghezza e sapidità, la sincera pulizia nonché la vibrante freschezza sono costanti tanto da farne tutti dei fuoriclasse, di facile ma tutt'altro che banale beva. Per questo trattasi di un vino che può solo appagare. E, non ci stancheremo mai di dirlo, per le festività un must da portare in tavola.