Il rosa fa tendenza. I vini rosati sono più di un mero stile di vita, negli ultimi anni, infatti, qualità e gradevolezza al palato sono cresciuti in modo esponenziale forti di Maison vitivinicole che hanno saputo valorizzare questi nettari versatili e dal gusto capace di trasmettere spensieratezza e gioia di vivere. E, spesso, di grande personalità, proprio come il Mearosa 2023, delicato rosé di Vermentino Nero firmato Lvnae.
Siamo nell'ultimo lembo della Liguria, al confine con la Toscana, tra il marmo delle Alpi Apuane e le onde del Tirreno. Qui, sorge il paesino di Luni e la Cantina Lvnae, a Ortonovo in provincia di La Spezia che, da oltre 60 anni, interpreta il Vermentino dei Colli di Luni: grazie alla sensibilità della famiglia Bosoni ha dato nuovo slancio al Vermentino Nero, storico vitigno autoctono a bacca nera che con Mearosa trova la sua piena espressione anche in veste rosata.
“Con Mearosa c’è un legame antico e forte. È stato la nostra la prima espressione in rosa e la prima vinificazione in purezza di Vermentino Nero, vitigno riscoperto a partire dagli anni ‘80 e in cui Lvnae ha sempre creduto” - spiega Diego Bosoni. Un vitigno che era quasi andato perduto, oggi per fortuna, rivalutato e riconosciuto quale varietà tipica del territorio.
Mearosa 29023 ci ha conquistati al primo sorso. Come direbbero i cucinini d'Oltralpe che di rosati hanno grande conoscenza, si è trattato di un autentico coup de foudre. Semplice ma audace allo stesso tempo, è un nettare morbido, avvolgente, fresco e gradevolmente sapido. Incanta, senza se e senza ma, per la delicatezza degli aromi fruttati e per la raffinata espressività che si protrae in una bella persistenza. Potremmo dire che riflette con talento e delicatezza il territorio che lo genera, sano, vigoroso e sabbioso, non lontano dal mare. Abbinato a una danza di Crudo con agrumi, gamberetti, avocado e una punta di Tabasco nell'emulsione o più semplicemente a una Tartare di pesce, sorprende, punto. E non si fa dimenticare.
La bella stagione appena iniziata è certamente complice (ma è un vino che gradirei anche a dicembre magari per un aperitivo informale), sceglietelo e fatelo uscire allo scoperto per le vostre prossime cene sotto il pergolato. Avrete successo, garantito!
L'azienda, in breve
La storia di LVNAE è la storia della famiglia Bosoni che conta su 65 ettari di vigneti di proprietà e su una rete di oltre 100 piccoli conferitori che costituiscono il tessuto del territorio. Il parco vitato, oltre al Vermentino che qui si esprime in vette di rara eccellenza, accoglie anche varietà antiche e tipiche del luogo come l’Albarola, il Vermentino Nero o la Pollera. LVNAE offre nella sua gamma diverse espressioni di Vermentino: oltre a Labianca, frutto dei filari più vicini al mare, dai suoli pedecollinari nasce Etichetta Grigia mentre in alta collina, dove le viti di Vermentino affondano in un sottosuolo ricco di scheletro, prende forma Etichetta Nera, sinonimo di eleganza mediterranea. Cavagino è invece la voce solista di un Vermentino elegante e complesso e rappresenta uno dei primi cru del suo genere. Vino di punta, infine, è Numero Chiuso, prodotto in due storici vigneti e in una tiratura di sole 2.600 bottiglie. Frutto di esperienza, ricerca e immaginazione, affina in botte per 18 mesi e sfida il tempo sul terreno della complessità e della pazienza. Cuvée Lvnae, in equilibrio tra Vermentino e Albarola è il metodo classico millesimato dell’azienda. Tutti i vini prendono forma nella cantina, eccellenza tecnologica e architettonica, inaugurata nel 2023.