Vino e Toscana (1 - 2). Un connubio vincente e non da ieri. A volte imbarazzante tante le varietà di etichette di alto livello. Così nel nobile cuore del Chiantishire, tra i diversi vini che non si dimenticano facilmente, spiccano le gemme di Bacco del Castello di Querceto tra le colline di Greve in Chianti. Qui si estendono le vigne della proprietà: 65 ettari all’insegna della biodiversità, a livello geologico e non solo, che ancora oggi, dopo 120 anni di attività, determinano le scelte produttive dell’azienda. Grande protagonista il Sangiovese più autentico che, insieme a un territorio generoso e alla determinazione di una Maison volta a valorizzarne la vera identità, promette esperienze di gusto eleganti e gradevolissime.
"L’idea" – spiega il produttore Alessandro François - "è tradurre anno dopo anno, con sempre maggior profondità e con minori interventi possibili in cantina, l’identità del nostro territorio attraverso il timbro inconfondibile del nostro Sangiovese".
Le due eccellenze per suggellare quest'estate "strana" e un autunno che verrà - si spera senza sgradevoli "contraccolpi"- sono i prodotti delle annate 2018 e 2016. Il 2016, in particolare, è stato baciato da un sole potente ma non aggressivo favorendo la ricchezza del vitigno "simbolo", i cui aromi e profumi varietali sono risultati ancora più nitidi grazie a splendide escursioni termiche giorno-notte. Da qui l'ottima finezza aromatica e gustativa della Riserva 2016. Rosso rubino intenso (3), le note floreali e fruttate indugiano a lungo in bocca, risultato di un felice connubio tra uve Sangiovese per il 92% e Canaiolo, Colorino, Mammolo, Ciliegiolo. Dalla tannicità equilibrata ma sopratutto accattivante, si apprezza al meglio con la classica bistecca alla fiorentina o col cinghiale arrosto accompagnato da funghi o polenta. Per gli amanti del formaggio, un sodalizio da non perdere è certamente col pecorino stagionato.
La 2018 suggellata invece da una primavera fresca, qualche pioggia estiva e “asciugata” dal vento di maestrale, ha regalato un Chianti Classico 2018 rotondo ed invitante (4). I sentori fruttati, gli accenni erbacei, nonché un finale interessante si esprimono in un concerto di sapori di indiscutibile bontà con le costolette di agnello alla scottadito e le immancabili patate al forno. Meglio ancora quando le temperature volgeranno a un clima più fresco.
La gamma della tenuta chiantigiana comprende anche gli storici cru Cignale, Il Querciolaia e Il Sole di Alessandro, mentre Querceto Romantic è una preziosa cuvée, sintesi di tre vigneti impiantati con Petit Verdot, Merlot e Syrah.
Ma c'è di più... se desiderate trascorrere un weekend all'insegna del buon bere e del buon cibo, nella regione d'Italia dove meglio si "respira" il saper fare di Bacco, Castello di Querceto è anche struttura d'accoglienza con un bellissimo agriturismo in stile classico. 10 deliziosi appartamenti dove godere della bellezza della Toscana in piena libertà e degustare a km zero le etichette dell'antica cantina.
Perché aspettare?
Altre info: