Generazioni che sanno far tesoro dai loro padri e che, se pur fedeli alla tradizione, se ne affrancano implementando il loro operato. E' la storia di Tenuta di Ghizzano proprietà della famiglia Venerosi Pesciolini dal lontano 1370. Siamo a Peccioli sulle colline di Pisa a 30 km dal mare, qui la maison vitivinicola toscana non ha mai smesso di investire con audacia nel vigneto e nella cantina per prodotti mai banali, di qualità, fedeli all’eleganza e alla ricchezza del dolce comprensorio da cui prendono vita. E anche ora, l'azienda ha presentato sul mercato, freschi di affinamento due vini di indiscutibile valore: il Ghizzano 2018 e il Ghizzano Bianco 2019 (1).
Entrambi questi gioielli di Bacco, uniti dal comune impegno di salvaguardia del territorio, ci hanno favorevolmente colpito anche se per ragioni parzialmente diverse: il Bianco 2019, biodinamico, cuvée di Vermentino (50%), Trebbiano e Malvasia, per la gradevole ed raffinata presenza minerale, non troppo incisiva, all’assaggio un animo mediterraneo con un’acidità salina. Gradevolissimo in questa stagione con piatti di pesce, affettati o insalate d'autore (2). Il Ghizzano 2018, biologico, cuvée di Sangiovese con una piccola spruzzata di Merlot, di maggior volume (13,5%) rispetto al "fratello" più giovane ma senza ostentarlo, con note floreali accennate, conquista per la sua freschezza e sincerità espressiva (3).
Due vini che parlano di una terra "venerata" e mai prevaricata dove vigono "cura e rispetto per l’armonia naturale delle cose", come dichiara la produttrice Ginevra Venerosi Pesciolini (4).
Oltre il Ghizzano e Il Ghizzano Bianco vengono prodotti anche Veneroso, creato con Sangiovese e Cabernet Sauvignon, anima per eccellenza della tenuta e Nambrot, frutto della ricerca personale della signora Ginevra con i vitigni internazionali. La Tenuta realizza, inoltre, un prezioso olio EVO, ceci, farro e pasta secca di farro aziendale.
I vini si possono acquistare sullo shop on-line del sito aziendale QUI senza costi di spedizione.