Natale, non solo tempo di cene luculliane e lievitati della tradizione ma anche di Bacco che, più che mai, tra la vigilia, il 25 e sopratutto Capodanno assurge a protagonista in tavola con abbinamenti dedicati. Ed eccoci con il vino made in Tuscany e, in particolare, un focus su un’azienda vitivinicola (1) che è altresì uno scrigno dell’ospitalità ricco di charme, Relais Montepepe, winery & spa, in origine villa del ‘700, nel comprensorio di Massa Carrara, esattamente nei pressi di Montignoso, zona DOC dei Colli del Candia e IGT Costa Toscana.
Ci siamo stati recentemente, grazie alla complicità di Vetrina Toscana e Toscana Promozione, che ci hanno introdotto a questo luogo dell’eccellenza a 360°.
Prima però di narrare i vini, d’obbligo due parole sulla struttura (2) a dir poco magnifica…
Ideatore del restauro architettonico e naturalmente patron dell’impresa vitivinicola, l’architetto Alberto Poggi (3) che ha sapientemente e con un gusto, riportato a nuova luce la villa, oggi, Relais, appunto, con le sue suites e i suoi appartamenti (4).
Non per essere banali ma quando si giunge in questa dimora ancora prima di varcarne la soglia, l’effetto wow è garantito. Così la vista, ampia. Che sembra non finire mai, dove il mar Tirreno e la costa si “aprono” letteralmente proprio davanti al Relais. Tutto intorno, vigne, oliveti e l’agrumeto storico. Al piano terreno, la cantina settecentesca (5): qui, ancora oggi, vengono vinificati i vini sotto l’egida dell’enologo Federico Curtaz.
Abbiamo potuto apprezzarne l’indubbia gradevolezza, di cui vogliamo condividerne le impressioni al palato, in particolare dei tre bianchi della Maison Montepepe.
Vermentino 100%, l’etichetta “Albérico” (6), da bere senza porsi troppi problemi perché come sottolinea l’enologo - “parla lui con la semplicità delle cose importanti di tutti i giorni”. Diretto, all’assaggio rivela sentori floreali e conferma un susseguirsi di sensazioni fresche, piacevolissime con raffinata mineralità.
Il secondo bianco che abbiamo assaporato, il “Montepepe”, “il nostro progetto principale”, come dichiaratoci da Alberto Poggi, è un Vermentino 70% e Viogner 30%. Di eccellente equilibrio ed eleganza, spicca per il color giallo paglierino e per i richiami di frutta a pasta gialla e bianca, tra cui pesca ed albicocca. Di facile beva (ma non così scontata…) ha una struttura di tutto rispetto.
Infine, l’ultimo della “trilogia”, il più complesso di tutti, il “Degeres” - Vermentino 60% e Viogner 40% - che coniuga struttura decisa ad eleganza. Anche qui ritornano note certamente sapide, con una spiccata acidità. Un vino che non finisce, fatto per maturare a lungo nella bottiglia. Ottimo anche con le carni bianche, potrebbe “osare” oltre, con la meditazione…
Una nota di merito alle accattivanti e artistiche etichette, disegnate, ça va sans dire, dal proprietario, grande estimatore dell’arte contemporanea.
Dall’ospitalità al calice, passando a ciò che il buon Dio ha “disegnato” in natura, sembra che l’ovvio, l’inadeguato o la mancanza di classe non abitino qui…
Relais Montepepe, winery & spa riaprirà ad aprile ma la cantina è accessibile anche durante le prossime festività natalizie per degustazioni in sede (su appuntamento).
Altre info: