Fino al 28 aprile 2018 presso il Museo del Tessuto di Prato, una grande mostra dal titolo “Il capriccio e la ragione. Eleganze del settecento europeo”, (1) ripercorre l’evoluzione dello stile e del gusto nella cultura artistica del settecento (2). La mostra organizzata dallo stesso museo pratese si avvale della collaborazione di grandi partner come il Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi, il Museo Stibbert di Firenze e il Museo Studio del tessuto della Fondazione Antonio Ratti di Como.
Una espozione di grande pregio che racconta un secolo ricco e complesso come il XVIII, non solo attraverso tessuti e capi d’abbigliamento, ma anche porcellane, elementi d’arredo, dipinti, incisioni… più di 100 oggetti che invitano lo spettatore a rivivere i fasti delle corti europee.
“Un percorso, un viaggio che si propone di narrare quelli che sono stati i passaggi di stile nel corso di un secolo così ricco di filosofia e di storia come il ‘700”. Ha dichiarato in conferenza stampa (3- Prima da Dx) la curatrice della mostra, nonché conservatrice del Museo del Tessuto, Daniela Degl’Innocenti (4).
Nulla è scontato in questo suggestivo iter espositivo, ogni dettaglio, infatti, è volutamente studiato per facilitare una sorta di viaggio nel tempo: dalle scene allegoriche tratte dagli affreschi del Tiepolo proiettate sulle volte a crociera della sala, proprio come i grandi soffitti affrescati di quel secolo, fino ai magistrali specchi a parete che aumentano otticamente l’ambiente espositivo, valorizzando ulteriormente le opere in mostra.
L’esposizione è suddivisa in sezioni ben distinte. La prima parte esplora e narra il tema dell’esotismo. Nel caso dei tessuti, per esempio, la prima parte del settecento vive dei fasti francesi, il rococò che accosta soggetti della natura al repertorio esotico, creando stili come il Bizarre o il lezioso Dentelles. In mostra anche porcellane di manifattura cinese dal Museo Stibbert o dal Museo della Moda e del Costume delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, splendidi abiti maschili e femminili, nonché guanti, bottoni, ventagli, a testimonianza del lusso della vita di corte.
La parte centrale di questa rassegna museale, invece, vede un cambio di gusto, questa volta orientato all’arte classica. Un orientamento diverso, conseguenza naturale delle nuove campagne archeologiche, raccontate dall’editoria dell’epoca. Tra tutti spicca il volume “Le antichità romane” di Giovan Battista Piranesi, una grande fonte ispiratrice per questa nuova tendenza decisamente più vocata al classico. Ecco quindi, tra l’altro, favolosi bottoni cammeo di Wedgwood o tessuti raffiguranti piccole vedute classiche. Infine, con l’avvicinarsi alla fine del secolo, si assiste a un ulteriore passaggio di gusto per culminare, con il pensiero razionalista, a una decorazione sempre meno ridondante, fatta di colori, dal bianco, al rosa pallido, passando per il giallo chiaro, che appaiono quasi sbiaditi dal tempo. Tramonta l’abbondanza di corte per cedere il passo a una dimensione più borghese del quotidiano.
In conclusione, un salto nel tempo e nello spazio (5): dalla magnificenza dei palazzi reali, alla fine della rivoluzione francese, in cui il visitatore è quasi preso per mano e reso partecipe di un secolo di transizione. Con stile (6).
Main sponsor dell’iniziativa è ESTRA, la holding toscana tra i primi dieci gruppi industriali per vendita di energia in Italia.
Il Capriccio e la Ragione. Eleganze del Settecento Europeo
14 maggio 2017 – 29 aprile 2018
Museo del Tessuto, via Puccetti 3 Prato
Catalogo
Orari
martedì - giovedì: 10 – 15; venerdì e sabato: 10 – 19; domenica: 15 – 19; giorno di chiusura: lunedì
Biglietto ingresso
Ingresso intero: 7 euro; Ingresso ridotto: 5 euro