Fare tappa a Volterra vale sempre la pena ma questa volta c’è uno stimolo in più. Sì, perché ora è possibile fare un viaggio nel viaggio, calandosi nel magnifico mondo dell’alabastro (1).
La splendida pietra, infatti, è stata per oltre 300 anni, e continua da esserlo, simbolo del saper fare artigiano dei maestri alabastrai che, nelle tante botteghe della città, hanno regalato bellezza attraverso i loro manufatti.
Ebbene, dal 10 aprile fino al 1° novembre 2022, presso il Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena (Piazza San Giovanni – Volterra), sono in scena “I Tesori dell’Alabastro”, mostra temporanea che non ti aspetti per la sua natura scevra da stili desueti o déjà-vu. Merito del giovane curatore Nico Löpez Bruchi (2) che ha pensato l’allestimento espositivo come una vera e propria avventura, una sorta di caccia al tesoro concettuale alla scoperta dell’alabastro: una mappa con due percorsi, uno interno e uno esterno, guida il fruitore nell’evoluzione secolare di questa tradizione artistica e culturale che è sempre rimasta un punto fermo per la città di Volterra.
Il risultato? Un’esperienza immersiva nello spirito e nell’animo delle botteghe artigiane.
Nella parte iniziale della mostra sono rappresentate fotografie e tutto ciò che era solito trovare nei luoghi di lavoro degli alabastrai (3 - 4). Colpiscono i visi duri, segnati, profondamente neorealisti di questi artisti che hanno saputo negli anni plasmare un mondo pregno di poesia. Uomini che “hanno creduto in questa pietra che nasce là dove un tempo c’era il mare” - ci ha raccontato Löpez Bruchi. Purtroppo dopo gli anni ’70, meno richiesta e quindi meno valorizzata. La sala successiva, invece, apre letteralmente alla stanza del tesoro (5) in un’esplosione di luce dove si stagliano i lavori dei più ingegnosi alabastrai cittadini, tra pezzi del passato e del presente. Piccoli grandi capolavori che raccontano la flessibilità di questa pietra generosa, umile, morbida, naturalmente candida: una testa, un vaso intarsiato come pizzo, una mano, un elmo antico etc. Ma non è tutto… Per chi volesse vivere la bottega nella sua dimensione autentica del tempo che fu, ecco che quella di Piero Pagni (6), chiusa nel 1988 e intonsa da quasi 100 anni, offre uno spaccato “congelato”, scenograficamente immobile. Dai colori, agli attrezzi del mestiere fino alla finestra coperta da una coltre di polvere bianca, nulla è mutato. Si respira e si tocca con mano la pura magia che ruotava intorno alla lavorazione dell’alabastro. E come un bel sogno ci entra nell’anima, diventando memoria.
I TESORI DELL’ALABASTRO – NEVER SAY DIE
TICKET UNICO
ANIMA DI VOLTERRA
(CATTEDRALE, BATTISTERO, CENTRO STUDI ESPOSITIVO SANTA MARIA MADDALENA) € 7,00
10 APRILE – 1 NOVEMBRE 2022
TUTTI I GIORNI
10:00 – 18:00
(ultimo ingresso 17:30)
IN OCCASIONE DELL’ESPOSIZIONE TEMPORANEA, PRESENTANDO IL TICKET ANIMA DI VOLTERRA, SI HA DIRITTO ALL’INGRESSO A TARIFFA RIDOTTA A PALAZZO VITI, LA PIU’ IMPORTANTE CASA MUSEO DI VOLTERRA.
Palazzo Viti è una splendida residenza privata italiana situata a Volterra, in Via dei Sarti – 41.
Nel 1850 Giuseppe Viti, commerciante dell’alabastro e grande viaggiatore, comprò il palazzo provvedendo ad un suo radicale restauro. Nelle sue sale, aperte al pubblico, tutto è rimasto come lo hanno visto, nel corso dei secoli, i Re ed i Principi che vi furono ospitati.