Living & Convivi :: 31 ago 2016

STROMBOLI, EMOZIONI… ESPLOSIVE

L’isola delle Eolie, che vide nascere l’amore tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini

Se sognate le spiagge bianche, il relax e gli ombrelloni; se cercate le discoteche alla moda e i vip; bene, per tutto questo vi sono tanti altri luoghi. Ma se sentite l’irresistibile attrazione della mitologia, se l’inquietudine di vivere sotto a Iddu, Lui, il vulcano, sentirne il respiro, non vi inquieta ma vi eccita; se amate camminare scalzi e girare seminudi per i viottoli, farvi baciare dal sole abbacinante ogni ora del giorno, liberi di sentirvi veramente liberi, consapevoli di far parte di una sorta di club esclusivo e al contempo semplice, elitario per gusti e non per censo, ecco, allora il nome c’è, ed è Stromboli. Le spiagge nere, i ciottoli scuri levigati dalle onde, i muri bianchi delle case, il mare blu scuro, quasi nero, la vita della comunità che d’inverno scorre lenta e che d’estate diventa un poco più frenetica (ma solo un poco, appunto, è questa la sua peculiarità), l’attività turistica, la toponomastica, qui tutto sembra determinato, condizionato, scandito dalla “presenza” incombente, inevitabile, immanente di Iddu (1 - 2). Ha caratteristiche tutte sue, la più “nordica” delle Eolie, diversa dalla mondana Panarea, dalle monumentali Vulcano, Lipari e Salina, dalle selvagge e più “occidentali” Alicudi e Filucudi, tutte vulcaniche eppure tutte dotate da personalità fortissime e proprie.

Tra gli indirizzi ideali per soggiornare a Stromboli, segnaliamo Casa Carlotta (www.casacarlottastromboli.it), con le sue camere Penelope, Nausicaa, Calipso (3), il suo patio in perfetto stile eoliano (4), minimalista, essenziale, a due passi dalla piazzetta San Vincenzo, il centro nevralgico dell’isola e a 300 metri dal mare, ovvero da Ficogrande con la sabbia nera e il profilo dello scoglio di Strombolicchio a fare da sfondo. È l’affabile Pasquale, napoletano come ce ne sono tanti qui, a gestire la casa, fornirvi tante informazioni di prima mano su ciò che c’è da fare sull’isola e a preparare la ricca colazione (5).

Di Stromboli sono da non perdere le evocazioni “bergmaniane” (nel senso di Ingrid): qui venne girato “Stomboli (Terra di Dio)”, film storico soprattutto perché sancì l’inizio della storia d’amore tra la diva svedese e Roberto Rossellini, qui ancora si trovano il centralissimo e panoramico bar ristorante Ingrid, fulcro della vita del paese e la casa dove soggiornò l’attrice, che oggi funge da museo.

Altri must sono le escursioni – romantiche o meno, dipende dall’ora – all’abitato di Ginostra, dall’altra parte dell’isola, raggiungibile solo via mare; il periplo dell’intera Stromboli, con tanto di tuffi nelle profonde e limpide acque del Tirreno (6). C’è poi l’aperitivo alla “locanda Barbablù” di Andrea, personaggio che vi farà capire e assaporare, mentre prepara il cocktail, tutta l’eccezionale diversità di questo luogo incantato.

E poi, dopo aver visitato la sfiziosa libreria, aver assaporato le specialità locali (pasta alla strombolana, i gamberetti di nassa, il pesce spada, i calamari ripieni e chissà quante altre specialità, di solito arricchite con i capperi locali), come non lasciarsi attrarre dall’impresa che per tutta la vacanza sembra impossibile e che poi, un giorno, diventa improcrastinabile, urgente, necessaria: la scalata al vulcano (7 - il giornalista Bruno Barba). Affidatevi a “Magmatreck”: si suda, si fatica un po’, perché si parte verso le 17 e si torna alle 23, ma poi il premio è spettacolare, incredibile, unico, lassù, seduti sull’orlo del cratere, ad aspettare le esplosioni di lava. Meglio confessare, fa un po’ di paura: ma affidarsi alla potenza della natura, sentirsi scuotere da quel boato, è un’emozione irripetibile. E che, forse tra i nostri lettori c’è chi non ama le sensazioni forti?

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