Tre uomini e un progetto vincente per la valorizzazione del nostro territorio (1).
“Silenzi di Terra”: un’espressione che sa di tempi lenti, di genuinità, di amore per le proprie radici. Un progetto che nasce da un’idea di tre uomini - Maurizio Venegoni, il figlio Andrea e il cognato Massimo Pinetti - legati rispettivamente ai mondi del food, della musica e dell’interior design, ma anche e soprattutto al territorio (2). Al contempo questi “visionari” sono concretamente aperti alle esigenze del mercato internazionale. Il risultato: 11 vini biologici del Nord Italia, prodotti, com’è logico, nel rispetto della natura, del terroir, del clima e della sostenibilità. Ecco quali sono i vini “Silenzi di Terra”: il Lugana, le cui uve arrivano direttamente dalle vigneto di famiglia, il Franciacorta Brut, Brut rosé, e Brut Satèn, il Custoza Superiore, il Garda classico Chiaretto, il Garda Classico Groppello, il Moscato di Scanzo, l’Oltrepò Pavese Moscato, il Valpolicella Classico Superiore e il Valpolicella Ripasso Classico Superiore.
Per costruire questo… “undici vincente”, sono un agronomo e un enologo di fiducia, che delle terre (3) in questione conoscono potenzialità e alchimie; l’idea di Maurizio nasce da un’immagine dedicata a un vigneto imbiancato dal gruppo rock del Banco del Mutuo Soccorso. Una scelta, quella del bio, che rispetta identità morfologiche, climatiche e culturali del terroir e insieme rispecchia una strategia commerciale orientata alla sostenibilità.
Silenzi di Terra, che sarà presente a Vinitaly 2016 con il proprio stand nel padiglione C10 della Lombardia, nella zona dedicata al Lugana, importa anche i vini di Champagne Domaine La Borderie (4-5), azienda fondata nel 2013 e che basa la propria produzione sulla sostenibilità, la continua ricerca e la precisione.