"Sono le cose più semplici a darmi delle idee. Un piatto in cui un contadino mangia la sua minestra, l’amo molto più dei piatti ridicolmente preziosi dei ricchi" - così il grande pittore catalano Joan Miró parlava del mondo che lo ispirava e sopratutto lo stupiva. Ciò che è ordinario per il comune sentire, per l'artista e i suoi occhi fanciulleschi era magia, bellezza, poesia, intuizione da reinterpretare su tela.
Se avete in programma di farvi abbracciare dall'arte in queste feste natalizie, non potete mancare la mostra a lui dedicata nella capitale, presso il Museo Storico della Fanteria (P.zza Santa Croce in Gerusalemme, 7). C'è infatti tempo fino al 23 febbraio 2025 per godere delle sue opere realizzate tra il 1924 e il 1981 nell'esposizione "Miró - Il costruttore di sogni", a cura di Achille Bonito Oliva, Maïthé Vallès-Bled e Vincenzo Sanfo. Un titolo che ben racchiude il senso profondo di questo artista autentico innovatore nel linguaggio dell’arte moderna.
8 le aree tematiche: Litografie; Manifesti; Poesia; Ceramiche; Derrière le Miroir; Pittura; Musica; Miró e i suoi amici, ognuna delle quali riferita alle passioni e agli attraversamenti dell’arte di Miró. Percorrendo le opere si evincono tre aspetti chiave del segno creativo del pittore catalano: la rivoluzione del linguaggio artistico in cui l’arte supera ogni tipo di confine; la dimensione onirica e lirica dominata dalla sua particolare sensibilità tradotta in colore e, infine, la tenace capacità di resistenza, in cui la joie de vivre e il fervore espressivo si realizzano in un linguaggio a sé stante.
Tra le opere esposte, spiccano, inoltre, numerose litografie curate da stampatori e incisori di eccellenza come Fernand Mourlot, al quale si deve la perfetta e ineguagliabile resa di colore nel procedimento di stampa delle preziose opere grafiche. Presenti, inoltre, anche alcuni esemplari di ceramiche dipinte a mano e le tavole litografiche disegnate per accompagnare i versi di Parler Seul del poeta dadaista Tristan Tzara (1950), oltre ai bellissimi bozzetti per la messa in scena di L’Uccello Luce (1981) di Silvano Bussotti, realizzati in occasione della Biennale di Venezia. L’esposizione è arricchita anche da una piccola sezione intitolata Miró e i suoi amici comprendente una decina di opere di Man Ray, Picasso, Dalí, e fotografie di Cohen e Bertrand, oltre che libri e documenti dei poeti Breton, Éluard, Chair, Tzara per evidenziare le diverse connessioni di Miró con il mondo dell’arte e della cultura del tempo.
Miró - Il costruttore di sogni è una iniziativa culturale di Difesa Servizi S.p.A., co-prodotta da Art Book Web e Diffusione Cultura Srl.
Orari
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 19:30
Sabato, domenica e festivi dalle ore 9:30 alle ore 20:30
Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura