"La solita vacanza insieme, un litigio, la separazione, la scoperta di essere incinta, il trasloco nell’appartamento ristrutturato attiguo ai suoceri, l’ultimo giorno di lavoro, la paura di non ritrovare il proprio posto al rientro dalla maternità, la cameretta da preparare, le tutine da comprare, il conto alla rovescia prima del parto…  So cosa mi aspetta. Io sono di poche parole: Andrea, trentacinque anni, grafica. Ventisettesima settimana di gravidanza. Niente disturbi" "Tutto questo circo della gravidanza mi dà sui nervi". (pp. 136 – 137)
224 pagine che si leggono in un fiato e che raccontano l'ordinario di Andrea, trentacinquenne protagonista del romanzo "Jesolo" che lavora come grafica pubblicitaria in un’agenzia, in uno scenario di fondo a tratti monotono, fatto di una quotidianità senza slanci tra lavoro, vacanze a Jesolo, stessa spiaggia, stesso mare. Fidanzata da diversi anni con Georg, Andrea difende la propria volontà di vivere per conto suo e di non sottostare al desiderio sempre più pressante del compagno che vorrebbe una famiglia vera. E poi la gravidanza inaspettata, che le dà sui nervi, che la lascia ancor più smarrita e confusa, un ulteriore tassello in meno nel suo desiderio di autodeterminazione sempre minato da aspettative sociali, di ciò che gli altri si aspettano da lei. Tutti intorno, a partire dai genitori di Georg, desiderano che finalmente la coppia diventi stabile e sopratutto sotto lo stesso tetto. Ma Andrea è un'anima combattuta, in conflitto con se stessa e con gli altri: rivendica la libertà di essere diversa, di non ambire a ciò che è "giusto" perché è convenzione o perché è così da sempre. Ciò che rende normalmente appagante una donna, in lei crea dubbio, sofferenza, asfissia. La penna dell’autrice che si è valsa la nomina per l’Österreichischer Buchpreis, il più prestigioso riconoscimento letterario in Austria, conferito dal Ministero della Cultura, è netta, inesorabile. A volte con un linguaggio volutamente scarno a meglio rendere il dramma interiore, il senso di assedio costante della protagonista. Una storia che potrebbe essere quella di tutte noi, una vita già determinata, imbrigliata in una realtà insoddisfacente, di più... soffocante da cui non si trova, forse per retaggi familiari che frenano dal più profondo, via d'uscita. Uno sguardo severo quello della Raich, senza sconti, disarmante, che fa riflettere...

Nata a Merano nel 1986, Tanja Raich ha alle spalle studi di Germanistica e Storia e numerose pubblicazioni in riviste letterarie e antologie di racconti e poesie. Finalista in diversi concorsi letterari, si è aggiudicata nel 2014 il premio “Exil” e nel 2015 il premio “Frontiere-Grenzen”. Attualmente vive a Vienna e svolge, tra le altre, la mansione di editor presso le edizioni Leykam. Jesolo, il suo romanzo d’esordio, è stato finalista al principale Premio letterario nazionale austriaco.

Jesolo
Autrice: Tanja Raich
Titolo: Jesolo
traduzione dal tedesco di Cristina Vezzaro
Brossura con alette, 13,5 × 21 cm, 224 pagine
Euro 18,00
ISBN 978-88-7223-426-6
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