01mag 2017
Relais di classe nel chianti
Il borgo del cabreo per soggiorni indimenticabili

Lo spettacolo è quello mozzafiato del Chianti. Incastonato nel cuore di questa parte di Toscana conosciuta in tutto il mondo, c'è il Borgo del Cabreo (1), Relais inaugurato da pochi giorni (2 - Conferenza Stampa) e pronto a offrire ai fortunati ospiti (l'apertura ufficiale al pubblico è prevista il 18 maggio) soggiorni di relax e benessere all'insegna dello charme più esclusivo.

Tutto ha inizio con la rinascita del piccolo Borgo, antico insediamento rurale di proprietà della famiglia Folonari, punta di diamante di un progetto più ampio di rivalorizzazione del territorio e delle sue tradizioni più autentiche, fino a quest'ultima elegante struttura vocata all'ospitalità tra le lussureggianti colline del Chianti Classico.

11 camere, di cui 4 suite, arredate con gusto ed originalità. Numerosi i servizi a disposizione del cliente, dai 4 salotti per il relax e la convivialità, alla sala colazioni realizzata all’interno dell’antico fienile, dalla piccola palestra attrezzata, alla suggestiva piscina esterna riscaldata con vista sull’affascinante panorama di vigneti.

Un'esperienza a 360°, un'atmosfera "senza tempo" o comunque ritmata solo dal vivere toscano sono gli elementi che fanno di questo Relais un piccolo paradiso in terra.

Luogo di bellezza "fuori" grazie alle dolci distese di verde a perdita d'occhio tipiche della zona (3), ma anche "dentro", dove la decorazione degli interni, dalle camere alla suite, passando dai salottini dedicati a momenti di condivisione (4), conferisce una visone fatta di colori tenui che si alternano a momenti di bagliore, di cura quasi perfetta del dettaglio, senza omettere pennellate dal gusto glamour internazionale (5).

Certo, ogni oggetto, ogni suppellettile, persino le tende, tutto proviene da artigiani “a km 0”. A monte, infatti, l’obiettivo di conservare quanto più possibile le parti originali degli edifici, nonché gli elementi d'arredo. Una scelta corale: dal cotto toscano, agli oggetti ripristinati o recuperati, come le vecchie torcere, da reinterpretare e rifar vivere in una luce più contemporanea.

La classe impera: tanto che il Relais potrebbe essere tranquillamente soprannominato il "gusto" del relax. Sì, perché è proprio il gusto raffinato e armonioso a regnare ovunque ci si trovi. Un concerto di splendore architettonico progettato e elaborato da due magnifiche professioniste, l’architetto Benedetta Mori e l’arredatrice Oliva Busignani (6).

Della prima non possiamo dimenticare, tra gli altri, la mirabile scala della suite "La Villa": una piccola opera d'arte che collega la zona giorno a quella notte, dove l'acciaio spazzolato dei gradini auotportanti si sposa con la balaustra in cristallo. Per un incedere scenografico (7).

Della seconda, le pennellate sapienti di colori originali, tra i tessuti in lino di Scardigli e Ghini, per arredare come quadri di paesaggisti toscani le diverse camere, tra tele ritrovate e lampade in bronzo lavorate da B&C Firenze. Il verde Oliva, non a caso come il suo nome, è il leitmotiv cromatico della struttura, in continua liaison con gli esterni da sogno (8).

Ancora… in materia d'interni, si apprezzano la scelta del parquet in legno di rovere a listoni irregolari con finitura a cera (I Vassalletti di San Giovanni Valdarno) o, per la zona, bagno, le piastrelle di vari colori in caolino selezionate da Riccardo Barthel di Firenze.

Ogni particolare, insomma, appaga la vista, accarezza il senso estetico, invoglia a tornare. E così anche per il palato per brindare a bordo piscina (9), con un calice di rosso "Cabreo Il Borgo" della Maison Folonari.

Prezzo a notte per Camera: da 188 euro a 240 euro

Prezzo a notte Suite: da 315 euro a 380 euro

Maggiori info:

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SPUNTI DI VISTA

EDITO

Non vi è mai capitato di buttare l’occhio nel carrello della spesa di chi vi passa accanto il sabato pomeriggio (1) o di osservare i prodotti scorrere sul nastro di chi vi precede alla cassa? Ebbene sì! La nostra shopping experience al supermercato racconta molto di noi. Io mi pongo sempre le stesse domande: le persone sono realmente consapevoli di ciò che comprano? Da dove arriva quella carne? Quanti di loro dedicano qualche minuto alla lettura (se pur non così ovvia) delle etichette? I mandarini proposti a metà prezzo sono realmente gradevoli al palato? E’ giusto...