Grandangolo sulla zona giorno. La scelta è caduta su Caimi Brevetti, azienda storica italiana di Novate Milanese, tra le più importanti realtà produttive design-oriented. Tre oggetti cult per accompagnare - con stile - la nostra quotidianità di casa e non solo...
Ecco l'istante in cui in cui la funzione diviene e si trasforma in oggetto dell’immaginazione artistica e compositiva. Stiamo parlando di Onda (2) dove l'attività della fonoassorbenza diventa un elemento scultoreo di forte impatto spaziale, in grado di modificare la percezione compositiva dell’ambiente. Destinato, viste anche le sue misure, a spazi di dimensioni importanti, questo oggetto di Moreno Ferrari vuole rendere omaggio, attraverso la forma di un abito femminile, alla moda ed al design italiani attraverso una realizzazione del tutto artigianale ed attenta ai particolari. Nulla è scontato in questo piccolo capolavoro, intelligente e chic al contempo: il tessuto, per esempio, è Snowsound-Fiber, composto, cioè, da morbide fibre di poliestere con ioni d’argento, ignifugo e batteriostatico. Modellato con maestria, permette di ridurre in modo deciso i fastidiosi effetti acustici del riverbero sonoro in ambienti chiusi. E il pensiero corre veloce, per esempio, ad una sala convegni “sorvegliata” da una serie di guerrieri dell’antica Cina e posti lungo le pareti, oppure ad una corsa di cavalli dalla folta criniera che vivacizza un grande ambiente destinato a convivi, o qualunque altra cosa piaccia all’Architetto o all’Arredatore d'interni. Decisamente interessante, piacevole e fortemente intrigante vista la grande versatilità che contraddistingue questo tessuto ingegnoso ed altamente tecnologico.
Il tavolo in vetro, Pegaso Infinito (1) di Angelotti & Cardile, è l'altro elemento suggerito come espressione più limpida del tavolo “modulare” senza tanti orpelli inutili: un bel ripiano, semplice e robusto, e una struttura portante armoniosa in alluminio lucido. Forte e chiara la percezione di solidità (seppure la struttura modulare tecnicamente non è poi così banale). La novità sta nell’Infinito, ovvero nella possibilità di realizzare composizioni lineari senza limite di lunghezza, salvo quella, naturalmente, dell’ambiente che lo ospita. Tutto ciò grazie alle gambe intermedie della struttura modulare con forcelle in alluminio fuso che si raccordano perfettamente e senza intoppi alla restante struttura; Pegaso Infinito comunque è molto bello anche se singolo.
Infine, come ultima opzione, ancora un tavolo ma di diversa concezione rispetto a Pegaso. Steno (2) è, infatti, una scrivania dal forte ricordo razionalista dove, però, sono le curve a scandire la costruzione e lo spazio, sia quelle della struttura in tubolare di acciaio, sia dei piani multistrato in legno noce Canaletto. Ne consegue un oggetto seducente ed affascinante, di facile collocazione in qualsivoglia ambiente. Un arredo che invita a essere toccato, accarezzato, e una volta abituati alla sua presenza, utilizzato per il suo compito principale e cioè come elegante scrittoio. Naturalmente, poiché è figlio della tecnologia 2.0, è dotato delle feritoie necessarie al passaggio dei vari cavi di cui, oggi, una scrivania non può fare a meno.