Living & Convivi :: 4 mag 2024

Prato, Museo del Palazzo Pretorio

Gemma sempre più ricca di offerte esemplari

Era il 1998 quando aprì ufficialmente il magnifico Museo del Palazzo Pretorio di Prato. Da allora non si contano i progetti realizzati, assurgendo a punto di riferimento importante per la cultura nonché museo sempre più inclusivo.
“Festeggiamo i 10 anni dall’apertura del Museo di Palazzo Pretorio con la presentazione di una nuova sala, a dimostrazione che il Pretorio non è mai rimasto fermo: mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, un polo culturale autism friendly, sono la testimonianza di come l’arte sia capace di coinvolgere tutti con la sua bellezza e la sua capacità di comunicare. Da oggi al primo piano si potranno ammirare opere del ‘400 e ‘500 provenienti dai depositi, grazie alla volontà di investire per valorizzare il patrimonio esistente”, dichiara Matteo Biffoni Sindaco del Comune di Prato.
Dieci anni quindi e non sentirli rendendo godibili diciassette opere fino ad ora custodite nei depositi. La collocazione, la nuova sala “Dai depositi al museo: dipinti del Quattrocento e del Cinquecento” è posta al primo piano nell’area recentemente restaurata dell’antico Monte dei Pegni. 

Il percorso espositivo

Un nucleo di maestri del Quattrocento che documentano il clima culturale che si riflette nelle tante botteghe attive a Firenze e nelle periferie; e con la preziosa raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI composta da dieci dipinti. La nuova sala rientra in un progetto di ampliamento dell’offerta museale che vedrà a breve altri due spazi dedicati, rispettivamente, “Prato prima di Prato” con reperti archeologici provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfienti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo, arricchito anche da contenuti multimediali, e al Museo del Risorgimento, con una raccolta di cimeli dell’antico Museo del Risorgimento che dai primi del Novecento fu allestito nel Pretorio e ancora conservati nei depositi. Il nucleo di dipinti di maestri del Quattrocento apre uno spaccato su nomi meno noti, ma protagonisti di quella temperie culturale animata dalle tante botteghe che soprattutto a Firenze contribuiscono allo sviluppo di temi e modi stilistici derivati dagli artisti più importanti. Gli scambi tra botteghe maggiori e botteghe minori che lavorano in prossimità e che condividono spesso fornitori e committenti concorrono a diffondere e a ripetere modelli, ma anche ad aggiornare stile e tecnica e a tramandare le professionalità. Questo il clima narrato dalle bellissime tavole dipinte, pensate soprattutto per la devozione privata in cui accanto ad attribuzioni consolidate emergono le incertezze su nomi che ripetono caratteristiche e particolari riconducibili, più che a un autore, a una bottega o a un ambito di influenza. Solo Tommaso di Piero Trombetto, grazie a studi che ne hanno ricostruito l’iter artistico, è un pittore documentato a Prato: a lui e alla sua bottega si deve il perdurare del linguaggio di Filippino Lippi nel territorio pratese con accenti popolari e di semplificazione dei temi, che si traducono in un linguaggio facilmente comprensibile. Il bel tondo con la Madonna con Bambino esemplifica il ritardo di questo linguaggio ancora fortemente legato alla traduzione di modelli quattrocenteschi a confronto con le Sacre famiglie qui esposte che - di poco successive - parlano già un linguaggio cinquecentesco.  
La piccola raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI è composta da dieci dipinti: la bellezza e la vivacità artistica delle composizioni fa emergere la ricchezza della terra di Prato, in cui, all’ombra della grande Firenze, si cimentano personalità meno note che dalla capitale medicea si irradiano nelle periferie, rielaborando un linguaggio condizionato dalla cultura artistica dominante. Come già nel Quattrocento, modelli di dipinti dei maestri famosi si propagano anche nel Cinquecento, diffondendo repliche di opere spesso su esplicita richiesta del committente.

 

Il Museo celebra il decennale proponendo anche un originale programma di eventi, performance, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi.

Museo di Palazzo Pretorio
Piazza del Comune – Prato
Orario: 10.30 - 18.30 (chiuso martedì)
Biglietto ingresso: intero 8 €; ridotto € 6

 

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