Chi ha un cane lo sa. Gli stimoli olfattivi sono preziosi, di più... vitali per questi animali (ma anche per molti altri) che “vedono” letteralmente grazie al loro naso in un lasso temporale capace di coprire il passato, presente e, udite, anche il futuro. Tutto questo e molto altro è ben raccontato nell’affascinate libro “L’arte di vivere annusando, storie sorprendenti dal mondo dei profumi e degli odori” (Aboca edizioni) del professor neuroetologo svedese Bill Hansson (1 - 2) che, proprio in occasione dell’ultimo Pitti Fragranze a Firenze, è stato protagonista del talk-intervista condotta da Giovanna Zucconi (3 - 4). Qui, lo scienziato dell’olfatto ha riportato l’attenzione su questo senso, purtroppo, molto spesso trascurato e sottovalutato da noi bipedi. Sì, perché nonostante detti proverbiali come "avere fiuto", "arricciare il naso" etc. e, fatta eccezioni dei così detti “nasi” che odorano per professione, l’olfatto non è il primo senso che ci viene in mente: in primis, il gusto, la vista, mentre sentire gli odori che ci circondano è quasi un’azione cheap, poco elegante. Sbagliato. L’olfatto con i suoi 400 recettori ci fornisce “delle informazioni importanti per la nostra alimentazione, sicurezza e qualità di vita”. E, mi piace aggiungere, per il nostro puro piacere (5). Perderlo (anosmia) può avere delle ripercussioni anche rilevanti sulla salute mentale dell’individuo come visto con il Covid-19. Dicevamo il mondo animale… Hansson, nel suo libro spazia tra varie specie, svelando aneddoti a cui non avremmo mai pensato. I pesci, per esempio: tra questi vale citare i salmoni che per ritrovare la via di casa “annusano” i vari tratti d’acqua percorsi i quali “hanno un odore così specifico che è come se ognuno avesse una firma”. Ma il campione dell’olfatto è la falena (6). Ebbene sì, quest’insetto principalmente notturno, dai colori spenti, che tutti, almeno una volta, abbiamo trovato tra le mura della casa di campagna, è in grado di seguire la scia di profumo della femmina in dosi quasi omeopatiche. Si dice che il suo olfatto sia un milione di volte più sensibile del nostro.
E tra i pennuti? Gli albatros fiutano il plancton per cibarsi e i piccioni, uccelli molto intelligenti, si affidano pure loro agli odori per ritrovare casa come scoperto dallo scienziato toscano Floriano Papi.
Il bel saggio si legge in un fiato: è molto istruttivo, a tratti divertente e a ogni pagina si evince la profonda “passione” dello scienziato che non manca, ovviamente, di puntare il dito contro l’innalzamento delle temperature in aria e in mare: col tempo, infatti, può seriamente danneggiare il modo in cui annusiamo il mondo.
Se desiderate "fiutare" questo testo che fa letteralmente aprire gli occhi (e il naso) su numerosi aspetti della vita quotidiana, ecco dove trovarlo: