Visioni da bere :: 8 ott 2024

Piccini 1882: vini di classe dai territori più vocati d’Italia

Quando la vision aziendale è al servizio della terra

Se fosse un quadro sarebbe certamente variopinto. Così mi sento di iniziare questo racconto di un'azienda vitivinicola toscana dalle mille anime, capace, negli anni, di esprimere e interpretare in modo lodevole l’amore per i territori più vocati d’Italia. Stiamo parlando di Piccini 1882 che, dal Chianti Classico alla Maremma fino ai territori vulcanici dell’Etna e del Vulture, ha fatto della diversità la chiave della propria identità.
Un ampliamento costante dai valori semplici e sinceri ma anche costellato da investimenti importanti, che ha trovato voce in un progetto "collettivo", “Generazione Vigneti” voluto dalla quinta generazione Piccini - formata dai fratelli Ginevra, Benedetta e Michelangelo - con al suo interno le 5 tenute di proprietà della famiglia e gli oltre 200 ettari di vigneti totali.

Le tenute, in Italia

C'è la Fattoria di Valiano, splendida cantina del Chianti Classico, in provincia di Siena, appartenente al territorio di Castelnuovo Berardenga, per poi passare alla Tenuta Moraia, che si trova in provincia di Grosseto, lungo la costa toscana, in Maremma. Il quadro delle aziende toscane è completato, infine, da Villa al Cortile, che a Montalcino rappresenta un punto di riferimento per la produzione del Brunello. In Basilicata, invece viene prodotto uno dei migliori Aglianico del Vulture nei 15 ettari vitati della Regio Cantina.
E infine, la Sicilia, lungo le pendici del grande vulcano Etna: qui sorge Torre Mora, azienda che vede i propri filari estendersi tra i comuni di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa.
E proprio di questa grande isola che vogliamo darvi un assaggio delle gemme di bacco che la Maison propone sul mercato, non dimenticata, tra gli altri, del fattore sostenibilità: la “Certificazione Biologica”, rilasciata da “Q Certificazioni Srl”, attesta, infatti, come Piccini 1882 garantisca il massimo rispetto per l’ambiente, lavorando con tecniche agronomiche che evitano l’uso di fertilizzanti ed erbicidi e tra gli stabilimenti coinvolti c'è altresì Torre Mora.

Un sorso di Sicilia: la nostra degustazione

Torre Mora, Chiuse Vidalba, Etna Bianco DOC, 2022
"Chiuse" dal termine francese "Clos", a indicare l’antica pratica di recintare i vigneti con muretti in pietra. Onore al vitigno autoctono Carricante che da vita a un nettare di bella beva, il cui bouquet convince al primo sorso e invita subito al secondo. Cè la mineralità tipica dei suoli del grande vulcano, il più alto d'Europa, ma sopratutto, al palato, è un susseguirsi di sensazioni fresche tra ricordi di agrumi, ananas e limone. Il finale lungo è caratterizzato da un'insistenza salata che non delude. Tipicità e piacevolezza sono la sua forza. Da abbinare con antipasti e primi piatti di pesce. O con una semplice Orata al forno che mette d'accordo tutti.
Torre Mora, Scalunera, Etna rosso DOC, 2021
Così si chiama la linea premium della tenuta: “Scalunera”. Dal siciliano, la “scalinata”, proprio come gli intrepidi meandri che costellano le pendici dell’Etna, dove il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio crescono rigogliosi, conservando intatto il carattere ardito ed impervio del territorio.
Non un rosso qualunque, complesso e a tratti ardito come il territorio che lo genera. Gli intesi aromi di frutti rossi e mandarino, incontrano in una sinfonia, a dir poco originale, di echi di ribes nero. Non mancano note di muschio e ginepro. Il sorso è corposo, pieno. Dalla personalità decisa, rivela tannini vellutati e ben eseguiti. L'abbraccio gastronomico è perfetto con suggestioni della tradizione siciliana, come il maiale o l'agnello. Ma anche con un buon Arrosto di vitello al forno da condividere durante il pranzo domenicale.

In questo meraviglioso trittico di Bacco, ecco sua maestà il Rosato... 
Torre Mora, Scalunera, Etna rosato DOC, 2023
Il colore, bellissimo, un acceso rosa salmone identifica subito il vitigno autoctono che lo compone, il Nerello Mascalese. Elegante e minerale, in bocca rivela armonia tra freschezza e sapidità. Seduce per la sua piacevole persistenza e la sua franca generosità. Un vino che non si dimentica all'aperitivo ma che passa disinvoltamente a tavola! Provatelo con delle Linguine al ragù di pesce misto e pomodoro.

 

Piccini 1882, i numeri in breve...

•    102 figure professionali all’interno del gruppo.
•    Ettari vitati: 200 ha di proprietà.
•    Fatturato 2022: 110 milioni di euro raggiunti.
•    Export 2022: 74 milioni di euro raggiunti.
•    Bottiglie totali prodotte nel 2022: 26,5 milioni

 


 

 

 

Ron Millonario

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