Se avete in mente di trascorrere Pasqua e Pasquetta in Toscana, vi suggeriamo alcuni highlight molto cool (per grandi e piccini).
Segnate in agenda il 10 aprile, perché durante tutta la giornata, sarà possibile partecipare alla scoperta della natura con una serie di attività aperte a tutti, con particolare focus su famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni. L’iniziativa si chiama "Caccia al tesoro botanico" ed è promossa da Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, all’interno del progetto di Grandi Giardini Italiani. La speciale caccia al tesoro porterà grandi e piccoli alla scoperta della natura, dei luoghi e delle curiosità del bellissimo giardino di Villa Bardini che per l'occasione sarà aperto gratuitamente. All’ingresso, tutti i visitatori riceveranno una mappa dettagliata del giardino (1), che dovranno interpretare per scoprire tutte le tappe della caccia al tesoro. Percorrendo i 12 punti di interesse, sarà possibile effettuare un tour completo del giardino (2): partendo dall’ingresso principale di Costa San Giorgio, scendendo a valle lungo il viale carrabile fino alla parte inferiore del giardino per poi risalire per la scala barocca, la sezione del giardino coltivata a frutteto, il pergolato di glicine per poi tornare alla parte superiore del giardino e terminare nuovamente all’edificio della villa. A corredare l’iniziativa, verranno organizzati 5 appuntamenti di lettura animata di albi illustrati a tema. Le letture saranno svolte, in alcuni dei punti più iconici del giardino da Farollo e Falpalà (librai specializzati, premiati nel 2022 con l’ambito premi Denti dalla rivista Andersen e dalla Associazione Italiana Editori). Nel corso delle letture Farollo e Falpalà daranno anche pillole di informazioni storico artistiche che potranno agevolare la ricerca dei visitatori. Non è necessaria la prenotazione, l’ingresso sarà gratuito per tutti. Altre info QUI.
Durante le prossime festività il museo "H ZERO. L’impresa ferroviaria in miniatura" (3) resterà aperto per accogliervi e visitare l'imponente plastico ferroviario che con i suoi 280 mq si classifica tra i più belli del mondo. Per le famiglie con bambini dai 3 ai 10 anni è possibile, infatti, approfondire, divertendosi, l’esperienza immersiva unica di H ZERO: nell’ex cinema Ariston a Firenze, il modello ferroviario realizzato da Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano è protagonista di una vera e propria coreografia poetica di luci, suoni e proiezioni ideate appositamente per enfatizzarne la resa scenica. Altre info QUI.
280 mq di paesaggio in miniatura
1 km di binari
359 tratte ferroviarie
70 treni
147 scambi
121 semafori
1000 lampioni
2.7 km di cavi di cablaggio
La città toscana del tessile a due passi dal capoluogo di regione è una delle più dinamiche d’Italia, pronta a offrirvi un percorso nella storia passando dal Duomo con il Pulpito di Donatello e gli affreschi quattrocenteschi di Filippo Lippi, per approdare alla contemporaneità del Centro Pecci (4) e all’arte diffusa, sconfinando tra i percorsi di bike e trekking lungo la Via Medicea e la Via della Lana e della Seta, gustando eccellenze enogastronomiche affermate in tutto il mondo (i biscotti, la mortadella e le pesche di Prato, i vini e l’olio delle colline). Altre info QUI.
Centro di produzione di ceramiche tra i più noti d’Italia, Montelupo apre al pubblico la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una “galleria” di confronti”. Fino al 1 ottobre, al Museo della Ceramica di Montelupo è possibile ammirare, tra gli altri, i piatti con lo stemma papale di Leone X, ritratto dal Bronzino e in prestito in mostra dalle Gallerie degli Uffizi. La ceramica di Montelupo fu anche protagonista della vita di tutti i giorni, come dimostrano quei quadri con raffigurazione di ambienti casalinghi (come cucine e dispense), la cui fortuna abbraccia tutto il XVII secolo. È il caso del dipinto di Jacopo Chimenti, detto l'Empoli, in cui sono riconoscibili due ceramiche la cui forma e decorazione rimandano a tipiche produzioni montelupine. In questo caso, una selezione di recipienti da spezieria, piatti e boccali (5) si accosta non solo alle maioliche raffigurate, ma anche ad altre con soggetti riconducibili all’abbondanza della tavola e ai prodotti della caccia. Tutte le ceramiche esposte provengono da scavi effettuati a Montelupo Fiorentino nell'arco degli ultimi cinquant'anni. Altre info QUI.