Si gioca, si crea, soprattutto si suona, da queste parti. Genova è un laboratorio continuo, cangiante, ispiratore. Meticcio. Sarà per quel mare, e per quell’orizzonte, ora ristretto e “selvatico”, ora aperto al sound, ai profumi, alle tentazioni del Mediterraneo. E il qui, nella sua raccolta “Superba” che Roberto Nappi Calcagno si “apre e si chiude”, nell’elaborazione delle sue forme compositive.
Suona la tromba, Roberto, ma sarebbe limitato definirlo un musicista. Compone e arrangia musiche – jazz, bossanova, reggae – ma è, e vuole diventare, molto di più: un catalizzatore. Il suo RNC Lab è infatti aperto a varie forme comunicative – il teatro la prima passione, la prima tentazione - e i lavori auto-prodotti con l’apporto di mirate collaborazioni artistiche e produzioni associate portati a termine finora stanno lì a dimostrarlo.
Nappi concepisce l’opera, la compone, e poi chiama gli amici, che comunque sono artisti per lo più professionisti a “giocare” con lui, a mettersi in discussione nella ricerca dell’elemento creativo estemporaneo.
Ascoltarli, questi amici che si divertono durante le loro esibizioni (1), è piacevolissimo, tanto se amate l’easy listening, quanto se sapete apprezzare profondamente i suoni, gli arrangiamenti, i virtuosismi dei grandi.
Due i dischi prodotti finora. Il primo è “Mixing”, nel 2014, di stampo jazz-funk modernista, quasi completamente strumentale, eccezion fatta per un brano, Jewels, cantato da Albert Sardei. A suonare, nel disco, il quintetto composto da Massimo Tarozzi alla batteria, Claudio De Mattei al basso, Simone Amodeo alla chitarra, Roberto Nappi Calcagno alla tromba (2 - Da Sx Valdinei Eleutério e Roberto Nappi Calcagno) e Jacopo Gabutto al fagotto.
La seconda produzione “Transition Time”, è del 2016 e si propone come disco più leggero all’ascolto, con reggae, musica elettronica. e salde influenze jazz e fusion a farla da padrona. Tra le perle, la traccia “Napoli”, un omaggio al porto come area multiculturale e dedicata alla mamma.
Il trio live è formato da Roberto Nappi Calcagno (3), tromba ed effetti, Albert Sardei, voce, Lucio Massimi, lap top, controlli e sax tenore. L’album propone anche collaborazioni nazionali con nomi significativi quali Raphael (per la traccia che dà il nome al disco, Transition Time), Mr. T-Bone & Eazy Skankers (per la traccia Emilie). Il disco è prodotto da Reggaesta, noto produttore reggae, e sostenuto dalla produzione esecutiva di Gianfranco (Jo) Damiani.
I dischi si possono comprare su 37 store digitali, basta digitare il nome del progetto e disco su motore di ricerca, oppure in CD ai concerti al prezzo popolare di euro 5.
Prossime esibizioni: con RNC Lab (4) - Transition Time il 13 ottobre all’Alzati Lazzaro di Gattorna (Ge) – seguiranno altre date italiane da ottobre a dicembre – mentre Roberto suonerà come turnista con il grammy award Mykal Rose (Black Uhuru, 1984) e gli Eazy Skankers il 28-29 luglio e 18 agosto in Germania, Austria e Svizzera in prestigiosi Festival reggae europei.
Insomma una carriera in divenire – e di successo, questo è l’augurio – per un gruppo di ragazzi che, tra musica raffinata e amicizia, trova il tempo e la maniera di divertirsi e divertire.
Vedere, anzi ascoltare, per credere: https://soundcloud.com/rnclab.