Già avevamo avuto modo di testarlo ma l’occasione più congrua si è presentata al Gucci Giardino di Firenze. Il protagonista in questione è un vero must del mondo della mixology, il “Savoia americano”, vino aperitivo (1) fresco di nascita che parte dalla storia d’Italia e in quella della tradizione liquoristica, reinventandosi a una luce più contemporanea. Un vino aromatizzato audace, un amaro dolce raffinato, che riscopre la categoria del vermouth al bitter, detto appunto “americano”, facendo appello ai cocktail più diffusi che si bevevano negli USA a inizio Novecento e ai classici italiani come l'Americano, il Negroni, lo Spritz, il Garibaldi e il Manhattan (2).
Ecco, Tony Pecatori, Drink Designer & Bar Manager del Nightjar di Londra (3), in una masterclass dal titolo “Reinventing the classics” (4 - 5), ha condiviso nella città del giglio con bar tender e opinion leader, la sua idea di miscelazione, utilizzando il Savoia americano, ça va sans dire, come base per le sue proposte, attingendo dai grandi classici per un'interpretazione nuova.
Ma spendiamo ancora due parole sul Savoia americano “figlio” del talento di Giuseppe Gallo, tra i più autorevoli esperti nel settore del beverage a livello internazionale… Realizzato con ingredienti made in Italy, vino bianco, Ugni blanc (trebbiano), miscelato con Vino Marsala Fine DOC, invecchiato in botte di quercia per 14 mesi, rivela un aroma di arancia amara, genziana, con sentori di angelica, rabarbaro e legno di quassia oltre al bergamotto IGP e altri agrumi; il cardamomo bianco, la cannella e lo zenzero aggiungono equilibrio e dolci toni speziati, oltre alla presenza di vaniglia del Madagascar e uva passa siciliana. Sfruttando l’antico procedimento che i produttori di vermouth praticavano nella Torino dell’800, SAVOIA Americano è prodotto in una storica distilleria artigianale della capitale piemontese. Come gustarlo? Una semplice spruzzata di soda a due misure di SAVOIA Americano con ghiaccio per il più classico degli American cocktails, o una misura di gin a due misure di SAVOIA Americano per fare un Negroni.
E proprio di Negroni ha parlato anche Pescatori, o meglio di “Negroncino”, drink relativamente facile e, partendo dal fatto che il Savoia americano è quasi un’alternativa al bitter e al vermut tanto che “pare un bitter a base vermut”, ha scomposto la ricetta originale per un risultato “diverso”, accattivante, dove note di legno e altre inaspettate come l’umami hanno reso l’esperienza gustativa decisamente appagante.
Aperitivo gradevole ma anche base definitiva per un’infinità di cocktail, classici e non solo, Savoia si presta altresì per drink a bassa gradazione: 18.6% Abv un numero simbolico che richiama la data della riunificazione italiana iniziata nel 1861 da Giuseppe Garibaldi.
Un plauso al design dell’elegante bottiglia (6) da 500ml creata da Stranger & Stranger: la forma squadrata richiama la Mole Antonelliana, da tenere rigorosamente coricata in frigorifero per essere sempre pronta da stappare.
Pensateci, per il Natale che verrà...