Visioni da bere :: 14 ott 2018

Milano Vino - c’è Fermento con i vini speciali in degustazione!

I 101 vini più sostenibili d’Italia e i loro produttori si raccontano

Alla Milano Wine Week 2018 (6-14 ottobre) Food Food Mag non poteva certo mancare. Tra i tanti appuntamenti in programma abbiamo scelto “Fermento”, nello splendido cortile di Palazzo Bovara (1) — gioiello del neoclassico lombardo — un evento che potremmo definire di nicchia, non tanto per il blasone, l’esclusività della proposta, o per la fama dei vigneron che lo hanno animato, quanto per l’originalità assoluta dell’idea che ne sta alla base: parlare di vino raccontando l’anima delle persone che lo producono.
Il vinocultura, si sa, ma è anche il risultato del cuore, della passione, dei sacrifici e della dedizione di tanti piccoli produttori che quotidianamente investono le loro risorse in un settore che oggi più che mai segna la qualità del tempo in cui viviamo. In un periodo complesso come quello in cui ci troviamo — a livello climatico, ambientale e geopolitico — lavorare con la natura e con la sostenibilità è spesso difficile, incerto, scomodo; l’imprevedibilità è una costante e saper leggere il territorio è un’operazione che richiede grandi competenze e intelligenza. Qui abbiamo incontrato — lo possiamo dire — il meglio della sostenibilità vitivinicola del nostro Paese. Persone straordinarie. E vini straordinari. Un viaggio in 28 tappe (i vigneron) per 101 bottiglie, attorno all’idea di un futuro possibile in cui il vino sia buono, anzi, eccezionale, e prodotto nel massimo rispetto dell’ambiente. Si parla di metodi biodinamici, biologici, naturali, e di lotta integrata. Valori, impegno e sostenibilità sono le parole che ricorrono più spesso in questo appuntamento. Tra le tante maison con cui abbiamo avuto modo di confrontarci vale la pena di segnalare la “1701”, antica cantina rinata grazie alle cure dei giovanissimi fratelli Silvia e Federico Stefini, che propone il primo Franciacorta biodinamico d’Italia (2), e la trentina “Tenuta Bellaveder”, che produce un’altra primizia: il Trento DOC Nature, non dosato (3), primo metodo classico trentino a non avere il liqueur d’expedition, e quindi neanche zucchero. E qui si sente quant’è buono il vino.
L’occasione ha anche visto protagonista una piccola guida, fresca di stampa (4), “Born to be Wine. Persone oltre il vino”, curata da Arturo e Daniele Brambilla — padre e figlio —, due persone fantastiche e generose, come i produttori che raccontano (molti dei quali presenti a Fermento), che hanno saputo riconoscere e valorizzare quello che nel mondo del vino in fondo conta di più: chi lo produce. Nei loro viaggi per l’Italia alla ricerca delle cantine più interessanti hanno lavorato un po’ come due etnografi sul campo; hanno annotato storie, raccolto testimonianze, fatto esperienza, si sono messi in gioco e hanno saputo ascoltare, cercando di comprendere il senso e il significato del lavoro di tante donne e uomini che ogni giorno sono in prima linea per creare prodotti di assoluta eccellenza e valore. Un gran bel lavoro, che allarga i confini classici di quest’ambito editoriale a possibilità narrative fluide, nuove, inedite, e allo story-telling. In sintesi una guida che crea cultura e, lo crediamo, farà tendenza.

Ron Millonario

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