Che la mixology fosse un must da Manifattura Firenze (1) era cosa nota ma ora lo stile e la creatività al calice vanno oltre per un’experience sensoriale più ampia tra miscelazione di livello, arte e cultura. Sì, perché varcata la soglia di quest’originale locale sito proprio di fronte al Museo Marino Marini, si palesa l’assoluta celebrazione dell’italianità ben espressa nella vasta vetrina di bottiglieria, alias antologia del patrimonio liquoristico autoctono, ma si “legge” altresì il gusto per il talento artistico di “casa nostra”.
Così la nuova cocktail list appena presentata a opinionisti del settore, è una vera chicca, sia per l’indiscutibile tocco artistico del pittore Giovanni Mazzi (2) che, complice la tecnica antica della xilografia, ha realizzato una splendida copertina (3) sui toni del blu, raffigurante un bar tender dalle grandi mani nell’atto creativo, sia per i tre esclusivi drink in onore rispettivamente al compositore Giuseppe Verdi, allo scrittore Alessandro Baricco e allo sceneggiatore Pino Cacucci. La grande cultura italiana al centro.
"Al bancone del bar”, questo il titolo dell’opera d’arte in forma grafica di Mazzi, in tiratura limitata di 75 copie, che annuncia dei drink di tutto rispetto, sapientemente pensati dal bar tender Francesco de Rosa, fedele ai trend della miscelazione contemporanea con un occhio al passato.
Protagonista delle tre suggestioni, il Gin Pandora, distillato molto morbido, floreale, tendente al mirto, “da bere anche a temperatura normale, poiché la gradazione alcolica è poco manifesta” - hanno dichiarato i produttori fiorentini Violatore di Blocco. Un plauso particolare merita la bottiglia che riporta un magnifico Cameo centrale con una figura femminile d’autrefois (4).
"Rigoletto", il primo della trilogia, servito in coppa, rimanda all’aperitivo di un tempo con il classico vermouth: riduzione di vino al miele di castagne, liquore Leone 70 che alza la gradazione alcolica e Gin Pandora fautore dei delicati sentori di rosa e altri fiori. Il tutto irrorato dal Profumo di oli essenziali d’arancia per richiamare l’agrumato. Molto avvolgente e persistente.
Il secondo del menu, “Oceano di mare” (5) si spinge più sulla miscelazione moderna. Ritorna l’eleganza del Gin Pandora, insieme a del brodo vegetale sodato, al cordiale all'aneto e alla soluzione citrica. Interessante in bocca e bellissimo nel suo blu mare grazie anche all’alga spirulina. Così la salinità lunga ma mai disturbante è chiaramente percepibile al primo sorso. Altresì perfetto in situazioni di food pairing con un piatto di spaghetti alle vongole.
Infine “Puerto Escondido” (6), dedicato Pino Cacucci. Il viaggio lontano ed esotico è la metafora di questo drink che è un mix di ingredienti insoliti. Al suo interno l'Americano Savoia regala una gradevole nota amaricante. C'è inoltre dell'estratto di peperone acidificato e del ketchup di peperone. Più profumato e dolce del precedente, grazie all’aggiunta di Profumo al pepe nero e pino marino.
Che dire... Tre cocktail che strizzano l’occhio alla memoria, una sorta di ritorno al passato alla maniera proustiana, rivisti, però, secondo un’interpretazione molto singolare e sempre apprezzabile. Ognuno con una propria personalità ben definita capace di rispondere a occasioni diverse di consumo.
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