Vini in gran forma, così si potrebbero etichettare le gradevoli pepite di bacco (1) della maison Ponte 1948 - di cui abbiamo già parlato il 20 agosto 2020 QUI - tra le più importanti realtà produttive del Nord-Est d'Italia, con 1.000 famiglie di viticoltori per 3.000 ettari di terreno distribuiti in tutto il Veneto.
Un terroir invidiabile, tra il mare della riviera adriatica e le alture delle Prealpi della zona di Conegliano, dove i vitigni forti di un clima particolarmente favorevole caratterizzato da ideali escursioni termiche e giusta piovosità, regalano elevata qualità, profumi intensi ed eleganza al bicchiere. Come, la Ribolla Gialla, Giò IGT, vero inno alla primavera (2) e anche alla donna che, con questo nettare femminile e dall’anima raffinata, celebra tutto l’anno. Al naso è già un trionfo di sentori: dal floreale, all'agrumato, fino a un accattivante sottofondo erbaceo che ricorda il profumo delle erbe officinali.
In bocca è un susseguirsi di sensazioni fresche con un buon equilibrio gustativo che lo rende adatto alle più svariate occasioni, da non mancare con un delicato risotto all’astice o un piatto di spaghetti ai gamberi (3), o ancora per una scelta più rustica magari in una giornata particolarmente fresca, con una corroborante zuppa d’orzo.
Disinvolto, di piacevolissima beva e garbato è uno di quei nettari da tenere sempre pronto in cantinetta o in frigo per quell’aperitivo improvvisato (4) o per la cena sotto il portico d’estate. Già dall’etichetta, vera pennellata di luce ad anticipare il viaggio sensoriale al palato, giallo mimosa, colore del sole o del grano, Giò racconta, fin dal primo sorso, la gioia della condivisione, la bellezza dello stare insieme con un calice al tramonto.
Cosa aspettate? Non resta che stappare…
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