Siamo in una zona di confine regionale, dove la sana contaminazione di due realtà territoriali trovano un’ottima espressione al palato. Stiamo parlando di
Tenute Tomasella che si erge tra il Friuli e il Veneto, tra la DOC Friuli e la Prosecco DOC Treviso. Un esempio di quando la diversità diventa ricetta ideale per nettari sani, figli del tempo, della pazienza e dell’ascolto. Da oltre 50 anni, infatti, la maison vitivinicola persegue una viticoltura quanto più sostenibile e meno impattante possibile, per vini che siano il riflesso dei territori da cui nascono. Certo, la ricerca è al centro, ne è un esempio la recente collaborazione con Diego Tomasi, ricercatore CREAVE per meglio fronteggiare il cambiamento climatico e rendere la vite sempre più resiliente e adattabile ai mutamenti in corso. Sempre nell’ottica di una viticoltura attenta e rispettosa.
Situata a Mansué, in provincia di Treviso, a due passi dal borgo di Portobuffolé, nelle terre della nobile Gaia da Camino, i terreni di Tenute Tomasella, dicevamo, si estendono tra la DOC Friuli e la Prosecco DOC Treviso, su 50 ettari vitati, di cui 10 in Friuli e 40 in Veneto. Agevolati da un clima particolarmente favorevole, danno vita sia a vini spumanti, sia fermi. Nell’area friulana vengono coltivate uve Merlot, Cabernet Franc e Friulano (DOC Friuli, DOC Friuli Grave nel caso delle nostre riserve Le Bastìe). Le varietà invece presenti nei vigneti in Veneto sono Glera per i prosecchi DOC Treviso, Pinot Grigio (DOC Delle Venezie), Pinot Bianco (per Rigole Brut e Pinot Bianco IGT Trevenezie), Chardonnay (IGT Trevenezie), Verduzzo e Refosco dal PR.
Cuvèe 38 Metodo Classico
L’eleganza di un perlage morbido che accarezza il palato con bollicine solleticanti. La beva è piacevolissima con note di frutta fresca già preannunciate al naso insieme a sentori floreali e spunti burrosi. Intrigante metodo classico, è ottenuto da Pinot bianco, Pinot nero e Chardonnay. Con gli aperitivi, è un indiscusso sovrano ma si abbina bene altresì a piatti di pescato vario e formaggi, purché leggeri.
Pinot Bianco Tre Venezie IGT 2023
Per noi è un must, tutto l’anno e a tutto pasto. Versatile quanto basta, questo pinot bianco ammalia al naso con i suoi sentori delicati di fiori bianchi che ben si amalgamano a note di mela e albicocca. Al palato, si evince l’equilibrio e la personalità che si fa ricordare. Buona la corrispondenza naso bocca. Servitelo con delle linguine ai gamberetti, zucchine e zafferano. O con una buona orata al cartoccio, farete centro.
Merlot Friuli DOC 2023
E infine un delizioso Merlot… come non amarlo? Un sapore inconfondibile, figlio di un vitigno straordinario, apprezzato da molti se non da tutti. E anche l’etichetta di casa Tomasella non mente, di più… conferma un profilo di grande equilibrio con tannini morbidi di apprezzabile struttura. Asciutto e pieno al palato ha un finale persistente. Considerato l’autunno alle porte, provatelo con una bistecca alla fiorentina o con un gustoso piatto di rigatoni alla gricia.