La cucina della distensione: così Papa Giovanni XIII inaugurò la stagione della distensione diplomatica, complice appunto la buona cucina, che doveva poi portare allo storico successo di apertura delle relazioni diplomatiche tra l’URSS e la Santa Sede... molto più modestamente, speriamo che l'odierna liason italo - francese appena conclusa alla Fortezza da Basso di Firenze, sia almeno di buon auspicio per il superamento della attuali tensioni tra questi nostri Paesi.
Certamente tali sono state le parole di esordio con cui Annie Féolde, (1) madrina di PrimAnteprima, è intervenuta oggi nel corso della giornata che inaugura appunto la Settimana delle Anteprime di Toscana 2019 promossa da Regione e PromoFirenze, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze (2 - 3). "In Toscana sono rimasta perché qui ho trovato la mia seconda casa, i profumi delle mie terre d’origine e ho potuto esprimermi senza essere ingabbiata nelle regole della cucina francese” - ha infatti esordito l’ospite transalpina. "Ho iniziato a cucinare e a fare cucina al servizio del vino. Cucinavo per accompagnare il vino che veniva bevuto con gran gusto. E poi da francese ho pensato fosse necessario mettere le due cose insieme: vino e cucina. Anche se non ho memoria dei nomi di tutti i vini toscani, so bene che ci sono dei vini ottimi e sono ancora da spingere, bisogna osare con i mercati internazionali”.
Nella due giorni il vino delle denominazioni toscane si è presentato ai mercati esteri, tra etichette colorate, cantine d'autore e storie di grande tradizione, celebrate con una cena di gala nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. "BuyWine sta dando grandi risultati: l’incontro tra seller e buyer produce oltre che a contatti anche contratti - afferma Marco Remaschi, assessore all'agricoltura della Regione Toscana (4) - ma non è tutto: PrimAnteprima dà il via alle Anteprime di Toscana che fino al 16 febbraio vedranno giornalisti internazionali e buyer da 44 paesi del mondo nei nostri territori, nelle nostre cantine e nei nostri vigneti".
E per rimanere alle notizie buone e belle, quelle che fanno bene all’economia come al palato, non possiamo dimenticare il messaggio dell'archistar Renzo Piano: “Il vino è una di quelle invenzioni inevitabili. Non si poteva farne a meno - afferma l'architetto nel video realizzato in esclusiva per la manifestazione. Le cantine sono monumenti fini a se stessi. Un edificio che più semplice non si può immaginare. Sappiamo tutti però che non è così facile da ottenere, bisogna struggersi per arrivare alla semplicità”. Grande verità, da un grande Architetto!