Firenze è un crogiolo di bellezza in ogni angolo ma anche di sorprese e realtà che non ti aspetti..
Come Palazzo Coppini, sede storica della Fondazione Romualdo del Bianco (1) nata all’indomani della caduta del muro di Berlino, vera pepita architettonica e complesso rinascimentale di grande fascino, decide di offrisi, di più e meglio, alle esigenze di un pubblico contemporaneo, ospitando congressi ed eventi anche di caratura internazionale (2 - 3: Chef Fabio Barbaglini). Siamo nel pieno centro di Firenze a due passi dal Duomo, già museo aperto al pubblico (4), questo vasto spazio ricco di storia e poesia, con ben 7 sale di varie misure, incluse sale riunioni e convegni che possono ospitare fino a 150 persone, e grazie a dotazioni tecniche d’avanguardia, tra microfoni omnidirezionali, speaker, telecamere, smart tv in alta risoluzione, zoom 5x digitale, si pone come edificio fiorentino alias polo di dialogo interculturale e di business particolarmente interessante. Un interesse che può riguardare professionisti, studenti, artisti che qui trovano la cornice e il supporto ideali per i loro obiettivi di condivisione qualunque essi siano.
Dicevamo anche un museo aperto a tutti… con oggetti e doni provenienti da oltre 83 paesi. Per non parlare della biblioteca di assoluta rarità: 8000 volumi scritti in 10 alfabeti e molteplici lingue. Degni di nota, una Divina Commedia in cinese e un vocabolario latino-croato, ma anche un libro donato ad una amica dal Premio Nobel Watson, che la stessa ha voluto regalare a questa biblioteca quale grande auspicio.
Tra le opere esposte, quelle del rinomato artista Dino De Ranieri di Pietrasanta, al quale la Fondazione ha commissionato negli ultimi 15 anni 24 statue (5) rappresentanti personalità varie, da Leonardo Da Vinci a Galileo Galilei, da Michelangelo a Dante, solo per citarne alcune.
Va infine precisato che la Fondazione, si è fatta promotrice della nascita del Movimento Life Beyond Tourism Travel to Dialogue, coinvolgendo la propria rete internazionale di partenariati ad impegnarsi nella interpretazione, comunicazione e promozione dei territori del mondo. Ne consegue un concetto di turismo quale opportunità strategica di dialogo tra civiltà, di scambio di esperienze e di best practices, per giungere a sostituire il concetto stesso di ‘turismo’ con quello di ‘viaggio per la conoscenza dei valori’.
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