Firenze val bene una messa. La splendida città dantesca è una vera escalation di novità nell’ambito culturale. In questi giorni si sta svolgendo, tra l’altro, un evento di importanza internazionale, il “G7 della Cultura”, ossia il vertice dei Ministri della cultura dei cosiddetti sette Paesi più sviluppati (Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada). Molte le delicate tematiche affrontate come l’imprescindibilità della tutela dei beni culturali in qualsiasi parte del mondo. Una risposta non solo a minacce naturali tipo calamità di varia natura, ma anche al terrorismo.
In questo contesto sono numerosi gli eventi che accompagnano le due giornate di lavori del summit. Da segnalare la mostra di arte contemporanea “G7 d’Arte” (1 - Nella foto "Allora" di Romolo Del Deo), visibile fino al 17 aprile 2017 con ingresso libero, nell’austero e affascinante Sacrario di Santa Croce. Sviluppata su idea di Marco Ferri, giornalista ed esperto d'arte, e curato da Melanie Zefferino con la direzione generale di Jacopo Celona, Direttore Generale di Florence Biennale.
“Per la prima volta, una mostra di arte contemporanea fa da costellazione a un’iniziativa di respiro mondiale in un luogo che non è sempre aperto al pubblico” - ha dichiarato in apertura della conferenza stampa di Presentazione, Marco Ferri. Un’“anteprima” anche dell’XI edizione di Florence Biennale, in programma dal 6 al 15 ottobre prossimi nella Fortezza da Basso di Firenze. E proprio Jacopo Celona, sempre in occasione della conferenza (2) a sottolineato l’importanza di “riuscire a far dialogare sempre di più una città come Firenze, con un passato storico e artistico incredibile, con l’arte contemporanea”. Così anche il Direttore dell'Opera di Santa Croce Giuseppe De Micheli ha appoggiato ulteriormente la dichiarazione di Celona, sostenendo la necessità culturale di - “far passare Santa Croce come ponte tra passato e presente, come spazio di progetto, come portale per ospitare eccellenze d’arte contemporanea”.
Ma vediamo da vicino i sette artisti selezionati (3) e le loro opere, tutti in larga parte vincitori del Premio “Lorenzo il Magnifico” nelle passate edizioni di Florence Biennale...
Dalla Germania Eva Moosbrugger, pluripremiata per le sue installazioni scultoree in vetro e metallo, vincitrice del German Design Award 2017. Romolo Del Deo, Dagli Stati Uniti, con le sue magnifiche sculture in bronzo. Vi sono poi le opere d’arte tessile del giapponese Yasumichi Nakagawa, fantasmagoriche maschere di grandi dimensioni che evocano l’eredità dei Samurai (4 - Da catalogo Fausto Lupetti Editore). A restituire le suggestioni e la spiritualità di culture distanti, dal mondo etrusco ai simboli Inuit, il canadese Gary Barnhart con le sue preziose sculture in alabastro (5). Di grande bellezza, inoltre, le fusioni in bronzo e resina di Louise Giblin, membro della Royal British Society of Sculptors e famosa per i suoi busti di atleti olimpici (6). Dalla vicina Francia le suggestive fotografie scattate sul “cammino francese” per Santiago de Compostela di Jean-Pierre Rousset, svelando l’anelito dell’essere umano ad acquisire coscienza del mistero della vita attraverso il sacro. Infine, lo stesso Pasquale Celona - anche artista figurativo oltre che Presidente e Fondatore di Florence Biennale - espone la sua grande tela raffigurante l’Annunciazione, facendo omaggio alla pittura quattrocentesca della città medicea.