“Abbiamo lavorato a questa mostra per diversi mesi con l'ausilio di tante persone e l’obiettivo di restituire uno sguardo sul mondo attraverso 6 punti di vista, 6 artiste che parlassero del nostro tempo da prospettive diverse” - così Martino Margheri (Responsabile progetti educativi università e accademie Fondazione Palazzo Strozzi) ha introdotto l’interessante mostra "Alter Eva. Natura Potere Corpo" (1) visibile alla Strozzina di Palazzo Strozzi fino al 12 dicembre 2021. Protagoniste di quest'esposizione che fa riflettere sono Camilla Alberti, Irene Coppola, Martina Melilli, Margherita Moscardini, Marta Roberti e Silvia Rosi (2), creative nate tra gli anni Ottanta e Novanta, le cui opere, tra scultura, pittura, fotografia e installazione (3 - 4), vanno a comporre una narrazione sfaccettata dove la natura decostruita o immaginifica si affianca a corpi esibiti o raccontati, e forti dichiarazioni politiche dialogano con le storie intime e personali di appartenenza culturale. Con un gioco di parole che richiama il concetto di Alter-Ego, il titolo della mostra rimanda un nuovo modello di donna e si collega, in maniera suggestiva, alla teoria scientifica secondo la quale tutti gli esseri umani avrebbero una linea di discendenza comune nel DNA mitocondriale che si tramanda solo in modo matrilineare.
Tutte le sei artiste condividono un impegno rivolto al cambiamento per una trasformazione del nostro modo di osservare, parlare e agire nel mondo. Mettendo in discussione il patriarcato, i ruoli di genere, l’antagonismo tra natura ed essere umano, i ruoli restrittivi e le relazioni di potere (5), la mostra costruisce futuri alternativi proponendo nuove possibili forme di relazione. Uno sguardo al futuro attraverso l’arte per rileggere il presente, i cui lavori si compenetrano l’un l’altro per far emergere una prospettiva diversa, di cambiamento reale, indagando temi chiave quali l’impegno per un futuro ecosostenibile basato sulla coesistenza tra specie diverse, lo scardinamento del punto di vista dominante nel racconto storico, il ripensamento del nostro modo di usare il linguaggio per dare forma al mondo (6).
Da non perdere.
La mostra è realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con la collaborazione di IED Firenze - Master in Curatorial Practice classe 2020/2021 ed è coordinata da Martino Margheri (Responsabile progetti educativi università e accademie Fondazione Palazzo Strozzi) e Daria Filardo (docente e coordinatrice Master IED Firenze). La classe del Master è stata coinvolta nella progettazione della mostra, nella realizzazione del catalogo, nella scrittura delle schede relative alle artiste e nella programmazione delle attività per il pubblico, con l’obiettivo di apprendere i fondamenti organizzativi e gestionali di un progetto espositivo. Questa tipologia di formato educativo rappresenta un‘importante occasione di formazione e offre ad aspiranti curatori l’opportunità di formarsi sul campo confrontandosi con i professionisti che lavorano in un’istituzione culturale.
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