Dalla Russia con amore… non stiamo parlando del romanzo di Ian Fleming della serie dedicata a James Bond, bensì dello sbarco a Firenza di un protagonista della Rivoluzione d'Ottobre in Russia di cui si celebra il centenario. Ci riferiamo a Sergej M. Ejzenštejn (1 - Sergej M. Ejzenštejn al VGIK Istituto statale di cinematografia dell’Unione Sovietica) regista, teorico e strenuo disegnatore (Riga, 1898 – Mosca, 1948) che di tale evento fu il più fedele testimone ed interprete, contribuendo con la forza delle immagini a diffonderne il mito e documentarne gli eventi.
Della mostra fiorentina (2), "Ejzenštejn La rivoluzione delle immagini" fino al 7 gennaio 2018 - mirabile fusione che unisce l’attività del disegnatore a quella del cineasta - invece si evidenziano le prove grafiche schizzi e bozzetti del famoso artista poliedrico: settantadue disegni, tutti provenienti dall’Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca (RGALI) in una narrazione che si dipana seguendo rigorosamente due principi (3 - Dal ciclo Les Parques, Les Parques Sentimentales, 1947, matita nera e matita rossa su carta, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca). Il primo è l’autonomia di queste prove grafiche, comprese per la quasi totalità tra i primi anni Trenta e il 1948 e considerate dallo stesso regista una sorta di trascrizione automatica dei pensieri, capace di fissare sulla carta un flusso costante di idee che dialoga con i film e li ispira, senza però subordinarsi a essi. Il secondo discende dal primo e riguarda lo stile dei disegni, contrassegnato da una linearità sintetica che rimanda al Tre e al Quattrocento e al tempo stesso appartiene a pieno titolo al clima artistico del periodo, tra echi surrealisti e deformazioni neo espressioniste.
La mostra è anche un osservatorio privilegiato sul concetto ejzenštejniano di montaggio, in primo luogo per l’attitudine della figurazione a smembrarsi e ricomporsi secondo “montaggi” che aprono a significati sempre nuovi, ma soprattutto per il valore di una grafica che va apprezzata nel suo dispiegarsi in sequenze, secondo strisce da definirsi davvero “cinematiche”. Esse infatti sono disposte in serie ravvicinate come ideali fotogrammi e dialogano con i film del grande regista, i quali scorrono sulle ampie pareti di alcune stanze delle Sale di Levante della Galleria delle Statue e delle Pitture.
"La tecnica del disegno basato sul puro contorno" - dichiara Eike D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi (4) - "naturalmente richiama il periodo di massima fioritura di quella formula grafica, ovvero il periodo neoclassico, che coincide con quello della corrente filosofica dell’idealismo tedesco e quindi anche hegeliana, che fu adattato da Ejzenštejn dopo l’arrivo in Messico. Infatti, uno dei fogli delle Parche allude agli stilemi dei bassorilievi precolombiani".
Questa rivoluzione delle immagini (5 - dal ciclo Stigmatizzazione, Stigmate, San Francesco, 1932, matita nera e matita rossa su carta, Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca), che introduce per la prima volta agli Uffizi la settima arte (come veniva definito il cinema da Ejzenštejn), ha dunque un volto antico e uno moderno uniti in continua dialettica. E il Rinascimento, oltre a essere uno straordinario serbatoio di immagini, diventa anche il sinonimo per eccellenza di quella rifioritura culturale a cui ogni rivoluzione, nel tentativo di riuscire permanente, dovrebbe ambire.
Chi ha conosciuto Sergej Ejzenštejn racconta che si rammaricava spesso di non aver mai potuto mettere piede agli Uffizi: questa mostra sarà l’occasione di riparare a un piccolo torto della Storia.
L'esposizione a cura, come il catalogo edito da Giunti, di Marzia Faietti, Pierluca Nardoni, Eike D. Schmidt, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi, la Fondazione Cineteca di Bologna, l’Archivio Statale di Letteratura e Arte di Mosca (RGALI), il Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Puškin” e Firenze Musei.
TITOLO DELLA MOSTRA
Ejzenštejn La rivoluzione delle immagini
SEDE ESPOSITIVA
Sale di Levante, Gallerie delle Statue e delle Pitture degli Uffizi
PERIODO DELLA MOSTRA
7 novembre 2017 - 7 gennaio 2018
Catalogo Giunti, a cura di Marzia Faietti, Perluca Nardoni, Eike D. Schmidt