Toscano doc, Gianluca Lupi (1), appassionato di design con una formazione in marketing ed economia, ha fondato anni fa Towant (2), agenzia per l’organizzazione di eventi di architettura in italia e all’estero. Nascono quindi i format esclusivi di ArchitectsParty, ArchichefNight ecc…
Lo abbiamo incontrato per scoprire casa sua e l’interior secondo lui, con qualche anteprima sui progetti a cui sta lavorando.
Come definiresti casa tua?
Lo spazio dove abitiamo parla di noi, ci racconta e attraverso i suoi dettagli ci descrive.
In famiglia amiamo lo stile contemporaneo. Abbiamo una casa molto bianca (3), semplice, con qualche dettaglio di design che ogni tanto andiamo ad acquistare. Il progetto è stato curato da UNCprogetti di Firenze.
La stanza dove preferisci passare più tempo?
Adoro passare i "miei" momenti nel mio soppalco (4), ascoltando musica elettronica o a giocare a freccette con mio figlio.
Parlaci della tua cucina...
Premetto che non cucino, quindi non sono la persona giusta per descrivere questa stanza. Direi tuttavia che è una cucina in linea con lo stile della casa, rigorosamente bianca, contemporanea, non troppo spaziosa ma comoda. Due dettagli da segnalare che in un certo qual modo mi raccontano e descrivono: il cartello "Divieto di Caccia" (5), a sottolineare la mia scelta di essere vegetariano, acquistato in uno dei tanti mercatini dell'antiquariato sparsi per la Toscana e un frigorifero SMEG.
Oggi il mercato impazza di materiali affascinanti, penso al grès o al legno o altro ancora, tu cosa preferisci in particolare?
Confermo che ci sono sempre più materiali affascinanti, bellissimi, sia naturali che non, materiali dove il design assume sempre di più la propria rilevanza. Io amo i prodotti naturali, il legno (6), la pietra… mi piace che i miei prodotti invecchino assieme a me e assieme a me si trasformino. Anche loro devono raccontare la mia storia.
Questa passione che nutri per l’architettura e l’interior da dove nasce?
La passione verso il design deriva dalla famiglia. Ho avuto una storia familiare attiva nel settore dell'illuminazione. La passione per l'architettura è un po’ l'evoluzione della mia passione per il design, l'architettura è bellezza e stile.
Un architetto che ami più di altri?
Mi piace la trasparenza di Norman Foster, tra i suoi lavori l'intervento al Reichstag di Berlino.
Il Salone del Mobile di Milano è ormai qui, cosa ti aspetti?
Mi aspetto dettagli, semplici, ma che possano sorprendermi.
Parlando sempre di home décor, cosa è volgare per te?
Trovo volgare il disordine.
Prossimo progetto che hai in “cantiere”?
"ArchiBike", andremo a scoprire l'architettura italiana e internazionale in bicicletta. Poi ovviamente tante novità sui nostri format consolidati, ArchitectsParty, DjArch, Archichef Night sempre più in evoluzione e sempre più imitati.