28apr 2023
Distillerie Berta, Amaro riserva Convento di S.Giovanni
Il liquore dalle “pie” origini, oggi più distintivo che mai

L'azienda, vera icona del Monferrato

Spirito piemontese autentico, anima internazionale. Stiamo parlando di Distillerie Berta che, da tre generazioni racconta attraverso i suoi prodotti (1) il territorio del Monferrato. Un portafoglio di tutto rispetto con oltre 30 diverse qualità di grappa (2), frutto della sapiente arte della distillazione affinata nel tempo, e 6 tipi di liquori: prelibatezze al palato che vengono esportate in tutto il mondo. Ma Berta, forte di una visione imprenditoriale all’avanguardia, proprio come accade spesso nel settore enoturistico di livello, ha compreso l’importanza dell’hospitality, creando e ristrutturando varie dimore atte alla ricezione di un pubblico altresì curioso di approfondire una realtà così affascinante ed esclusiva. Dal relais Villa Castelletto, a Villa Prato, al Castello di Monteu Roero, fino al recente recupero del Castelletto dell’Annunziata sulla più alta collina di Nizza Monferrato (AT), di Borgo Roccanivo, oltre ad una pasticceria che produce il tipico amaretto di Mombaruzzo

L'accoglienza e i benefici effetti delle vinacce a 360°

Villa Prato, per esempio, nel piccolo borgo di Mombaruzzo (Asti) è una struttura che offre ai suoi ospiti l’esperienza della grappaterapia. Sì, avete capito bene, si tratta di un trattamento ricavato dalle vinacce che da tutta Italia arrivano alle Distillerie Berta e dalle quali si ricavano elisir di bellezza. A base di estratti di uva, ricchi delle proprietà antiossidanti dei polifenoli e dei flavonoidi contenuti nelle vinacce, i prodotti di bellezza utilizzati aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare, a purificare la pelle, tonificare la microcircolazione periferica, ad idratare e donare nutrizione proteica, lipidica, vitaminica e minerale. Scusate se è poco…

La novità di prodotto: Amaro riserva Convento di San Giovanni

Ma torniamo a parlare di prodotto, in particolare, di un nuovo nato della maison piemontese, l’Amaro riserva Convento di S.Giovanni (3): la ricetta della felicità scoperta dai frati francescani nel 1428 a Nizza Monferrato. Risultato di un sapiente mix di erbe e spezie, coltivate con cura e conservate nell'erbario del Convento, la ricetta originale dell’amaro, è stata arricchita infondendo le erbe nel brandy Casalotto e rifinendo il tutto con un passaggio in botte. 

Un beato sorriso lo strappa al primo sorso, certo, ma è sopratutto l’indubbia piacevolezza che, sempre all’iniziale assaggio, ci rapisce, sorprende, scoprendo ciò che non si aspetta: la personalità avvolgente e decisa induce a una sinfonia in bocca dove si alternano note di china, cannella e liquirizia. Una palette aromatica elegante e complessa invita al secondo sorso dove, ad occhi chiusi, è facile percepire, in modo ancor più incisivo, i morbidi accenni speziati. L’ultima (ampia) goccia nel bicchiere non fa che confermare un “viaggio” seducente e accogliente al contempo. Di più… “messaggero” di brio (4). 

Difficile rinunciare.

Amaro Convento di San Giovanni, in pillole

Ingredienti: brandy, zucchero, aromi.

Profumo: complesso, ampio, avvolgente, con grande personalità. Splendido concerto di sensazioni nelle quali spicca la china, la cannella, la liquirizia.

Sapore: ricco, avvolgente, si confermano le sensazioni avvertite al profumo.

Gradazione: 30% vol.

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SPUNTI DI VISTA

EDITO

Galoppa galoppa, il Natale. Sì, perché il countdown è inevitabilmente iniziato. E i pensieri, le urgenze annesse. Meglio prima che poi, diceva qualcuno, ecco allora perché non incominciare a guardarsi intorno per le strenne (1) o per quell’arredo tavola senza sgomitare con l’esasperante folla delle festività? La Redazione è pronta con qualche spunto gourmet e non solo, per facilitarvi la vita (e alleggerirvi l’anima), che sia per un acquisto on line o nel punto di vendita in centro...