Il caffè è donna? Certamente nel caso di Dinicaffè, azienda storica (1), nel centro storico di Firenze, esattamente in prossimità della terza cerchia di mura, molto ben timonata dalle sorelle Serena e Benedetta, terza generazione di una realtà imprenditoriale fortemente vocata a una produzione di caffè di livello. Determinate, preparatissime e animate da una sana passione mista a coraggio, le due lady del caffè, memori di una "scuola" etica oltre che produttiva - quella del nonno prima e dei genitori dopo - continuano a mantenere vive le tradizioni per la lavorazione di un caffè di qualità (2) ineccepibile, sempre nel rispetto di una domanda che cambia velocemente. "E' prassi per noi visitare le piantagioni, conoscere i produttori, cosa non scontata nel nostro settore" - ci ha raccontato Serena (3) in occasione di una nostra visita in azienda. Tutto questo in uno scenario globale in cui la qualità del caffè in tazzina è spesso percepita dall'horeka come un disagio, un ostacolo, ragion per cui c'è chi, purtroppo, vorrebbe spendere il meno possibile, sopratutto in formazione. Nei bar, come nella ristorazione e, udite udite, a volte anche negli stellati. Il risultato? Un caffè di cui non si conosce l'origine, la miscela, bruciato, poco digeribile etc. dove il personale al banco, alla domanda "che miscela usate?", ti guarda come se l'avessi insultato (ma sono cose da chiedere?).
Tonando a Dinicaffè, l'espresso, ovunque lo si consumi, deve essere buono e di valore, punto (non solo per il gusto, anche per la salute). "Noi scegliamo di mantenere la qualità a discapito del margine, all'interno di un mercato che, sovente, va in un'altra direzione per questioni di profitto" - ha continuato sempre Serena.
Ma Serena e Benedetta fanno di più con investimenti mirati ed importanti: il "coffee Lab" aziendale, per esempio, spazio moderno adibito a laboratorio, degustazione e sperimentazione ma anche luogo di formazione al servizio di clienti o semplici curiosi. Qui, si possono assaporare, "leggere" e apprezzare le loro varie referenze, come la Linea Mono Dinicaffè, caffè specialty (senza difetti primari) mono-origine e mono-piantagione, certificato CSC. E che dire della miscela Gran bar? Altro fiore all'occhiello del brand, equilibrato e dolce, con piacevoli note di frutta secca, cioccolato fondente e un retrogusto persistente.
Inutile precisare che la sostenibilità è al centro della filosofia aziendale: nel packaging (4), caratterizzato da stampe con inchiostro ad acqua, e nelle capsule e cialde, 100% compostabili.
Dulcis in fundo, siccome Natale è alle porte, da non perdere la confezione regalo (5) perfetta per coffee lovers. Un elegante kit per un caffè a casa, con stile. Ecco cosa (6) contiene:
● Moka "E&B Lab" da 1 tazza: bella ed elegante, interamente made in Italy, questa caffettiera si differenzia per la qualità del suo filtro pensato per esaltare l’estrazione del caffè.
● Macinacaffè Hario: è uno strumento dal design sofisticato e di ottima qualità, per macinare i chicchi un attimo prima di preparare il caffè. Il caffè dopo appena 15 minuti dalla sua macinatura ha già perso più del 50% dei suoi aromi.
● 250 g Salvador Finca San Luis: caffè mono piantagione dall’aroma di agrumi, note di frutta matura e cacao.
Il costo è di 89,10 euro. Bellissimo cadeau da fare o da farsi!
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