I consigli su come proteggere i nostri animali da compagnia (1) e quelli che “lavorano”, dal caldo torrido di questi giorni, arrivano, forti e chiari, da Coldiretti.
E se è vero che alcuni ammonimenti sono forse ovvii, è altrettanto vero che repetita iuvant.
che, pare, che non ci lascerà presto, purtroppo.
Quindi, un occhio di riguardo per le carrozze turistiche trainate dai cavalli (2) o per le fattorie, dove le mucche (3) stanno producendo fino al 10% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali. Che fare allora? Ottime le ventole e le doccette per aiutare i grandi erbivori, per esempio, già in essere in numerose strutture dedicate. "Nelle fattorie sono entrate in funzione le misure anti afa per le mucche infatti" – sottolinea la Coldiretti – "il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, mentre oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo nelle stalle dove abbeveratoi lavorano a pieno ritmo e sono entrati in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti per sopportare meglio la calura mentre i pasti vengono dati un po’ per volta per aiutare le mucche a nutrirsi al meglio senza appesantirsi. Al calo delle produzioni di latte si aggiunge poi un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo".
E’ importante garantire loro sempre l’acqua e fare in modo che stiano al riparo dal sole, godendo di luoghi ben areati. Da ricordare, tra l’altro, l’asfalto bollente delle città con temperature fino ai 50° nelle ore più calde, un disagio notevole per i cuscinetti delle zampe del nostro cane (4). Ma è fondamentale fare attenzione ai propri amici anche in vacanza con 2,8 milioni di italiani che hanno scelto di partire a luglio con cani e gatti ma anche uccelli conigli, tartarughe e pesci grazie ad una accresciuta cultura dell’ospitalità “pet friendly” lungo tutta la Penisola.
Conclude la Coldiretti – “Si conferma la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020”.
C’è da chiedersi perché l’homo sapiens continui a non voler “sentire” e vedere…