E anche il Vinitaly slitta a giugno, esattamente dal 14 al 17. Dopo Taste Firenze, il Salone del Mobile milanese, anche la kermesse di Bacco più importante dell'anno cambia data per l'emergenza sanitaria in atto. In realtà, la goccia che ha contribuito a far traboccare la... "bottiglia", è la decisione di Donald Trump di aumentare il livello d'allerta, invitando gli americani a non partire per il Bel Paese, se non per ragioni strettamente necessarie. Ed ecco che l'assenza "annunciata" dei buyer americani avrebbe ulteriormente - e non poco - penalizzato la Fiera di Verona. Da qui la scelta di spostare di due mesi l'apertura della 54a edizione di Vinitaly.
Non resta che attendere... nella speranza che manchi veramente poco alla fine di questo scenario di crisi che sta minando settori come accoglienza, ristorazione, turismo, industria e quant'altro. Per ora beviamoci sopra. Con saggezza però.