E’ vero, non è così freddo, non ancora almeno, ma l'accensione della caldaia sarà presto una certezza (1) per quanto si auspichi che la stagione di mezzo prolunghi con un clima un pò più mite.
Certo è, che il nuovo piano per limitare i consumi di gas nella prossima stagione, pubblicato dal ministero della Transizione ecologica, è ormai sotto gli occhi di tutti. L’obiettivo? Ridurre volontariamente di 5,3 miliardi di metri cubi rispetto all’anno scorso.
Diverse le azioni introdotte:
Innanzitutto, si punta alla massimizzazione di produzione di energia elettrica con fonti alternative al gas, in secondo luogo ad una riduzione vera e propria dei consumi: un grado in meno per il riscaldamento degli edifici (a 17 °C per quelli adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e a 19 °C per tutti gli altri, case comprese, con 2 gradi di tolleranza). Non solo, si accorcia di 15 giorni il periodo in cui gli impianti di riscaldamento saranno accesi in tutte le zone climatiche in cui è divisa l’Italia, con attivazione 8 giorni dopo la consueta data di inizio esercizio e spegnimento 7 giorni prima. Inoltre, dovranno essere tenuti accesi per un’ora in meno ogni giorno rispetto al passato.
Detto ciò, è il singolo cittadino che può fare veramente la differenza in questo periodo di evidente “crisi energetica”. Come? Con comportamenti virtuosi e consapevoli.
Abbiamo scelto di affidarci al player Qundis (2), esperto di misuratori e sistemi per la contabilizzazione del calore, che ci viene incontro con alcuni preziosi suggerimenti per preparare i termosifoni alla stagione autunnale e, al contempo, illustrarci alcune dinamiche per diminuire i costi in bolletta.
Vediamoli...
1. Fare un check-up del radiatore: una macchina che torna a lavorare dopo mesi di inattività (3 - Ghisa, disegnato da Rodolfo Dordoni per Antrax) necessita di attenzioni. La prima cosa da fare, quindi, prima della riaccensione dei termosifoni è un’attività di spurgo: eliminare l’aria presente nei tubi è essenziale per il corretto funzionamento del termosifone. Una volta eliminata l’aria, è poi necessario effettuare una buona pulizia per rimuovere tutto ciò che può essersi depositato sui termosifoni durante la stagione estiva. Fondamentale, inoltre, anche il controllo del buon funzionamento delle teste termostatiche che siano esse meccaniche o elettroniche.
2. Liberare i radiatori da ogni impedimento: i termosifoni sono, a volte, visti come un ostacolo alla realizzazione di un design moderno e vengono nascosti in mille modi affinché diventino un elemento di arredo. Nulla di male, purché il radiatore possa svolgere a pieno il proprio lavoro. Non vanno, infatti, mai coperti in alcun modo (4). In caso di necessità, mensole sopra i caloriferi o specchi che li nascondono non dovrebbero mai avere una distanza inferiore ai 30 cm.
3. Installare dei dispositivi di contabilizzazione: com’è possibile gestire al meglio qualcosa di cui non si ha precisa misura? Spesso manca la consapevolezza di come viene effettivamente utilizzata l’energia consumata. Per questo dei dispositivi di contabilizzazione del calore potrebbero essere una risposta. I ripartitori dei costi di riscaldamento – uniti alle valvole termostatiche - permettono di incrementare il risparmio energetico della propria abitazione attraverso la gestione del calore in ogni singolo ambiente e la conseguente contabilizzazione delle spese di riscaldamento.
4. Monitorare costantemente i propri consumi: oggi l'attenzione non deve essere più rivolta solo a quanto si consuma, ma anche a come si consuma. Interventi di automazione e monitoraggio degli impianti – che permettano di misurare, controllare e analizzare l’utilizzo dell’energia – offrono risultati concreti misurabili nel tempo. Il solo monitoraggio di tutti i propri consumi insieme alla tempestiva informazione del consumatore fa diminuire il consumo di calore fino al 30%.
5. Sfruttare la luce del sole di giorno ma dormire con le tapparelle abbassate: sembra banale ma è essenziale durante il giorno far entrare la luce del sole in casa (5), in modo da sfruttarne il calore per scaldare i vari ambienti. È auspicabile aprire le finestre per far cambiare aria solo nelle ore più calde della giornata e per un tempo non superiore ai 15 minuti. Al contrario, in serata conviene abbassare le tapparelle per mantenere in casa il calore ed evitandone la dispersione.