Di Claudia Gelosa.
I faraglioni. La dolce vita anni ’60. È questo il passato iconico dell’Hotel Punta Tragara, gruppo Manfredi Collection (1), che l’Architetto Giorgia Dennerlein (2) titolare dello Studio Loto Ad Project di Roma, recupera e proietta nella contemporaneità.
Fondato dall’architetto di origini mitteleuropee nel 2015, Loto Ad Project fa tesoro dell’esperienza trentennale della Dennerlein: un’esperienza all’insegna dell’innovazione del linguaggio architettonico e della ricerca di armonia nell’abitare. Lo Studio racconta così l’importanza della relazione tra persona e ambiente, e lo fa con progetti dall’eleganza non convenzionale per i settori residenziale, dell’ospitalità e del retail di lusso.
Oggi, a distanza di quasi otto anni dal primo importante intervento dedicato a camere e spazi comuni, l’Hotel 5 stelle lusso, invita la Dennerlein per un nuovo intervento. È lei a guidarmi all’interno del concept progettuale. “L’obiettivo a Punta Tragara era quello di progettare, ricucendo i linguaggi architettonici di questo meraviglioso edificio sempre in un’ottica contemporanea, ma mai tralasciando la storia ed il valore del tempo che lo ha forgiato.”
Il nuovo progetto di restyling, accoglie l’ospite in un atmosfera dall’eleganza rilassata. Ogni dettaglio è curatissimo e suggerisce all’osservatore reminiscenza di un passato glorioso che si è trasformato oggi in lusso “moderno”. Così la prestigiosa ed unica Art Suite, tra le sistemazioni “special” dell’Hotel merita un breve focus. Interamente rinnovata ed ampliata, vede il mare caprese ed i faraglioni da una posizione privilegiata tra le sue arcate a vetri (3). L’ospite ha la sensazione che il mare entri idealmente nella stanza a plasmare pareti e arredi del proprio colore e movimento. Un'immersione totale che permette di fluttuare verso un'oasi di comfort. Arte, innovazione e funzionalità confluiscono in questo progetto di interior che unisce l’estetica curvilinea anni ‘60 alla domotica più avanzata, disegnata appositamente dallo studio di progettazione romano. “Ho sempre lavorato con l’arte” - commenta la Dennerlein - “ma soprattutto ho sempre amato la commistione tra arte, architettura e design. Nello showroom di Roma, che è anche la sede del mio Studio di progettazione, propongo ai miei clienti pezzi unici ed oggetti ricercati che seleziono personalmente tra i migliori brand e artigiani. Per l’attento lavoro di restyling dell’Art Suite ho puntato tutto sul living, unico come le opere di Atelier Brancusi e Zieta Studio che custodisce.”
Giorgia Dennerlein gioca con le superfici, le utilizza per dividere o unire, definire momenti della vita all’interno di questo nido lussuoso. Al centro dell’open space proiettato sulla Baia di Napoli, una vasca in resina blu di Antonio Lupi (3), galleggia senza soluzione di continuità tra interni ed esterni, incorniciata da due iconiche sedute Bubble Chairs firmate Eero Arnio sospese a mezz’aria. Un invito quasi primitivo a farsi cullare. L’ambiente circostante avvolge l’ospite, invitandolo ad un esperienza indimenticabile.
Il Mediterraneo è il filo che si srotola anche nel progetto di outdoor: un piccolo balcone a tasca (4) è l’accesso obbligato per il terrazzo a tetto, dove i decori bianchi e blu firmati da Giò Ponti nel 1960 per il Parco dei Principi di Sorrento, diventano mare sotto i piedi e si ergono a elemento decorativo principale dello spazio esterno.
Oltre all’Art Suite, anche il complesso restyling delle 16 luxury rooms, intitolate “Mare Sole”, porta la firma della Dennerlein, che trova ispirazione negli anni ’40, collegandosi all’imprinting sartoriale della hall, ideata un tempo dal famoso architetto francese del ‘900 Le Corbusier. Camere come piccoli universi vacanzieri (5), confortevoli e funzionali. Ciascuno con il proprio racconto ma accomunato agli altri dallo stesso concept che esalta la compattezza dei complementi di arredo, l’eleganza del marmo che nobilita i pavimenti e la freschezza dell'atmosfera caprese (6).
Dettagli preziosi dialogano con l’architettura della prima metà del Novecento, in uno spazio emozionale che vibra nell’equilibrata contaminazione di epoche. Il risultato è un piacevole senso di evasione alimentato dalla giusta combinazione di cultura e tecnologia, artigianalità ed esclusivi brand di arredo come Elitis e Casamance per tutte le carte da parati che rivestono le superfici con decori dal floreale al geometrico. Ogni stanza è inoltre arricchita dai complementi d’arredo custom made progettati dall’arch. Giorgia Dennerlein che sottolinea - “possono avere un forte impatto non solo sull’estetica ma anche e soprattutto sulla componente emozionale di un ambiente”.
Qualunque sia la destinazione, l’esperienza del viaggio e del relax de luxe iniziano già all’interno delle camere. Il loro concept sembra valicare il limite spaziale delle pareti per confondersi con la natura caprese in un abbraccio architettonico che stupisce ed accoglie (forse per sempre, aggiungo io) chi lo vive.
Hotel Punta Tragara
Via Tragara, 57 - 80073 Capri (NA)
Altre info: