Un plauso al tipico vino emiliano, quello di qualità, ça va sans dire, così ricco dal punto di vista organolettico da essere apprezzabile in diversi momenti di consumo. Stiamo ovviamente parlando di sua maestà il Lambrusco, l'unico rosso da bere freddo e, per i più giovani, anche mixato (1 - 2). Che si accompagni ai classici tortellini in brodo o si assapori al posto di un bianco, magari con un piatto di pesce per coniugare la salinità all'acidità tipica del famoso nettare made in Emilia, la scelta non è mai sbagliata. Versatile e leggero è, però, certamente riduttivo confinarlo solo ai piatti del suo territorio. Un plus che conosce, e non da ieri, la Cantina Settecani (3) nel cuore del Grasparossa con i suoi 350 ettari di vigneti e 200 agricoltori, il cui Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP “Vini del Re" (4 - 5) è stato addirittura premiato con ben 91 punti dal Wine Enthusiast, celebre magazine americano del settore Bacco. Nato da un’accurata selezione di uve di collina, vendemmiate esclusivamente a mano, questo rosso moderatamente brioso è speciale, non c'è che dire, e può essere di buon grado considerato tra le punte di diamante della Cantina la quale, proprio quest'anno, complici le ottimali condizioni climatiche, registra un aumento di produzione rispetto alla vendemmia 2019.
Dopo averlo stappato, sentito al naso e versato nel calice, l'impatto è di grande piacevolezza: un profumo prolungato di frutti di bosco maturi, la spuma tipica e il colore rosso rubino con riflessi violacei rivelano già le caratteristiche di un vino che si distingue dalla sua categoria per eccellenza visiva, olfattiva e gustativa. Al palato i tannini eleganti gli donano una struttura più fine rispetto a ciò che normalmente si riscontra nella varietà di questo vino: morbido, fresco ed avvolgente in chiusura regala note di mandorla, ottima spalla per un primo piatto di tagliatelle fresche al ragù di coniglio. Da sapere, inoltre, che il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è salito sul podio del Concorso Enologico Internazionale "Città del Vino" 2019, aggiudicandosi la Medaglia d'Oro e su quello del "Prague Wine Tropy 2019" con la Medaglia d'Argento. Scusate se è poco. Ma non finisce qui...
Dal rosso al bianco, il coté frizzante della Maison modenese ritorna nel Pignoletto DOC Modena sempre “Vini del Re" (6). Giallo paglierino con riflessi che virano al verde, sprigiona fragranze fruttate con un retrogusto leggermente amarognolo. Si presta ad accompagnare magnificamente secondi piatti gourmet come il Carpaccio di gamberoni rossi di Calabria, marinato al bergamotto, gazpacho di cetrioli e mela verde e ravanello.
Dedizione, passione e ricerca alla base della politica imprenditoriale della Settecani che, anche per il Lambrusco di Modena DOC Spumante Brut Rosé "7Rose", ha ottenuto, quest'anno, 90 punti su 100 dalla 5 Stars Wine, importante Guida internazionale.
Ultimo ma non meno importante, l'impegno sostenibile che l'azienda persegue da anni. Ed è proprio del 2020 un ulteriore ampliamento della certificazione secondo il rigido protocollo VIVA - prestigioso riconoscimento che nasce con lo scopo di misurare e migliorare la performance di sostenibilità della filiera vite-vino - non solo all’intera realtà aziendale, ma anche al suo Pignoletto DOC. Un altro importante risultato, frutto di un percorso che ha preso il via nel 2016, quando il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare aveva già riconosciuto il conseguimento della certificazione VIVA al prodotto 7 Bolle Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, vinificato con metodi tradizionali e uve provenienti dai vigneti dei soci, primi garanti della qualità nel rispetto dell’ambiente e della genuinità.
Presso la Cantina Settecani è possibile acquistare direttamente tutti i gioielli di Bacco dell'azienda (dalle ore 08.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30). Oppure tramite l'e-commerce QUI.