“Nato vincente”. A volte si enfatizza troppo su questa qualità che, al mondo d’oggi, sembra fare la differenza; altre volte, quest’aggettivo è più che mai azzeccato. È proprio il caso del Giustino B, Prosecco Superiore di Valdobbiadene della Cantina Ruggeri. Sì, perché come definire, se non “vincente”, un vino che già… 21 vendemmie fa faceva parlare di sé, che nel corso degli anni ha accompagnato, anzi condotto l’evoluzione nello stile di bere degli italiani.
Pertanto, il titolo di Bollicine dell’Anno 2017 – il premio è stato assegnato dalla guida “Vini d’Italia Gambero Rosso” - non soltanto è meritato, ma anche doveroso.
Il vino vincente, il Giustino B. porta il nome del fondatore della cantina Ruggeri, Giustino Bisol (1), e nasce dalla selezione di storici vigneti, posti in alta e media collina, sui versanti ricamati di filari che si estendono tra San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel territorio di Valdobbiadene, estremità ovest dell’arco collinare in cui si produce il Prosecco Superiore Docg.
Qui il terreno è sempre inerbito, e nelle vigne più ripide si contano oltre 400 essenze erbacee diverse. I suoli sono di marne e arenarie, particolarmente ricchi di silicio, e facile è il ritrovamento di fossili marini, pesci e conchiglie. Qui, la presenza di viti anche molto vecchie è di fondamentale importanza per lo sviluppo della complessità di questo vino.
È la prima volta, tra l’altro, che questo premio viene assegnato a un vino rifermentato in autoclave, spezzando una vecchia tradizione che vedeva vincenti solamente gli spumanti ottenuti con lunghe rifermentazioni in bottiglia.
Un grande riconoscimento che riempie d’orgoglio Paolo Bisol e i suoi figli Isabella e Giustino Junior (2 - Da Sx Isabella, Paolo, Giustino junior e al centro Giustino Bisol), che guidano la cantina fondata nel lontano 1950 dal padre, Giustino Bisol.
Paolo sottolinea come il primato sia duplice: da un lato è la prima volta che viene riconosciuta la superiorità del metodo italiano, dall’altro è la prima volta che viene assegnato il premio a un Prosecco Superiore. È questo fa bene al territorio di Conegliano Valdobbiadene, perché viene visto come un segno di grande attenzione. Finalmente il vino prodotto in queste nostre colline, sui pendii dei primi contrafforti dolomitici, nella parte nord della provincia di Treviso, dopo aver incontrato una crescente popolarità tra il pubblico dei consumatori, ottiene oggi le giuste attenzioni e i giusti riconoscimenti anche da parte degli specialisti del settore.