Un anno d’oro quello per sua maestà il rosso dei rossi toscano: il Brunello di Montalcino. “Nonostante le difficoltà che tutti conosciamo" – ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – "siamo riusciti a chiudere molto bene il 2020, ma il vero exploit lo stiamo registrando adesso: nei primi 4 mesi di quest’anno l’incremento sullo stesso periodo dello scorso anno è addirittura del 38%, ma ciò che balza all’occhio è anche il +43% di sigilli di Stato richiesti nel quadrimestre rispetto alla media del triennio 2018-2020. Non ci fermiamo qui, siamo pronti ad accelerare sui mercati emergenti, Far East in primis, e a consolidare il primato negli Usa e le vendite nel Nord Europa, forti anche di una tendenza bio sempre più evidente, con la metà del vigneto-Brunello certificato o in attesa di certificazione”.
Dati molto positivi che confermano quanto la ripresa possa passare anche da Bacco, vero fiore all'occhiello del made in Italy più autentico.
Un altro esempio arriva dalla manifestazione enologica appena conclusasi a Firenze: PrimAnteprima 2021 che ha visto sfilare alla Fortezza da Basso le anteprime, appunto, di Toscana (1).
Noi c'eravamo e, in uno scenario molto ben organizzato in termini di wine testing e norme anti Covid, ecco la cronaca di alcuni dei nostri assaggi...
Prima però di entrare nel vivo della degustazione è d'uopo un plauso al perfetto servizio al tavolo da parte dell’AIS, senza il quale tutto ciò non sarebbe stato possibile (2).
Dunque.... Presenti i 12 Consorzi con ben 400 etichette tra i più promettenti della Toscana enologica: Candia dei Colli Apuani, Carmignano, Chianti Rufina, Colline Lucchesi, Cortona, Maremma Toscana, Montecucco, Orcia, Pitigliano e Sovana, Terre di Pisa, Valdarno, Val di Cornia Suvereto.
I vini di Carmignano, alias vini dei Medici e dei Lorena, sono una delle più piccole DOCG del nostro Paese con circa 200 ettari di vigneti. E considerando anche le IGP, se ne contano in totale 320 ettari. Di indubbia piacevolezza il Vin Ruspo Barco Reale di Carmignano rosato Doc by Tenuta di Artimino (3), magnifici sentori fruttati di ciliegia e melograno si sposano a mineralità unite e a una freschezza acida esemplare. Ottimo con i "ritrovati" aperitivi della calda stagione in arrivo. Un rosso da mancare è Elzana Carmignano DOCG Riserva 2017 della Fattoria Ambra (4). Una vera sorpresa al palato da annotarsi per la prossima stagione fredda. Dai toni rubino scuri e riflessi granati, convince il tannino deciso. Vino persistente, morbido ed elegante, da provare con la classica fiorentina, ma anche con del stufato di manzo, del coniglio alla cacciatora etc.
Ed eccoci in Val d'Orcia dove il vino, non a caso, è il più "bello" del mondo come la terra che lo ospita, gran parte Patrimonio dell'Umanità. La zona contempla ben 61 cantine per un totale di 210.000 bottiglie. Rosso rubino brillante, abbiamo sorseggiato, il rosso Orcia DOC Cenerentola 2017, Donatella Cinelli Colombini (5). Fine e complesso al contempo, presenta una struttura tannica vellutata e ben equilibrata dal frutto. La piacevolezza gustativa permane a lungo in bocca. A tavola è vincente con ogni piatto di carne.
Infine, sempre dal nostro wine scouting, segnaliamo un vero Sangiovese: Orcia Sangiovese DOC by Sasso di Sole (6). Accattivante, complesso ma allo stesso tempo di facile beva. Intenso e persistente. Da provare assolutamente.