Il nostro cocktail preferito, i corsi per diventare un abile professionista, le donne che "conquistano" i locali. Gli interessanti dati raccolti dalla Fib, la Federazione italiana barman...
Se è il Negroni (1) è il cocktail preferito dagli italiani, è il ventiduenne viareggino Giacomo Ferrari (2) il trionfatore del "Dreamplanet Award Cocktail Team Toscana 2016", competizione andata in scena il 28 febbraio a Carrara Fiere per selezionare il migliore barman della Toscana.
Ferrari che ha sbaragliato la concorrenza di altri 11 barman con il suo Gin Fusion sarà tra i componenti del “Cocktail Team Toscana” che rappresenterà regione alle finali 2016 del Cocktail & Apetizer Show di ottobre. Per la cronaca, Gin Fusion è il risultato di un’infusione a freddo di alcune erbe aromatiche insieme al distillato di base e poi filtrato e successivamente miscelato.
In occasione della 36esima edizione della Tirreno C.T. la Fib (Federazione italiana barman), ha potuto presentare i master professionali, pensati soprattutto per la formazione dei più giovani. Per creare un professionista che possa soddisfare il cliente di oggi, ha dichiarato Mario Caterino, responsabile eventi della Fib, sono certamente fondamentali la tecnica e la pratica, ma esiste anche un livello di educazione nei confronti di chi ordina il cocktail da mantenere altissimo. L’onestà, la simpatia e il buongusto, in altre parole, sono indispensabili, insieme alla passione alla devozione per svolgere il mestiere di barman con professionalità e con cura.
La Fib è fonte preziosa di informazioni. Innato ci fornisce il dato che è il Negroni – ricordiamo, a base di gin, Campari e vermouth rosso – il cocktail più amato dagli italiani, nonché il più ordinato, soprattutto all’ora dell’aperitivo. Un orgoglio particolare, visto che il Negroni (3) è nato a Firenze attorno agli anni ’20 del XX secolo presso il Caffè Casoni, grazie alla fantasia del conte Camillo Negroni, che decise di sostituire al seltz del suo amato Americano del Gin per riassaporare il ricordo dei suoi viaggi londinesi. Tra i cinquanta cocktail riconosciuti internazionalmente, vi sono poi i vari Sour, apprezzati soprattutto in discoteca dai più giovani, ma anche Long Island, Moscow Mule e il Cosmopolitan.
Un altro dato interessante è che quello di barman sta diventando un lavoro sempre più al femminile, con 6 addetti su 10 donne. Altro aspetto del cambiamento sociale è dato dalla presenza di stranieri, sia tra gli imprenditori, sia tra i lavoratori dipendenti, per una percentuale sul totale degli addetti del 21,5%. Da rilevare anche che ben il 17,1% del totale dei bar si concentra in Lombardia con oltre 25mila esercizi, mentre per concentrazione detiene il primato la Valle d’Aosta con 515 bar. Fanalino di coda la Sicilia, con 8.153 bar.