Valpantena. Dal greco ”Pan – theos”, la valle di tutti gli dei. No, non è una leggenda. A metà strada tra Verona e i monti Lessini, nasce una florida realtà in cui il vino e i vigneti sono i protagonisti. E nel suo cuore si trova la Cantina Valpantena Verona (1 - 2), che con i suoi 250 produttori, i più di 750 ettari di terreno a coltura, e l’aggregato Oleificio delle Colline Veronesi, è una delle aziende agricole più affermate della zona.
Il tipico microclima della valle, la protezione dei vicini monti e la quota delle coltivazioni creano un ambiente ideale (3), fresco ma soleggiato, per la crescita di uve rinomate, che poi trasmettono ai vini – Valpolicella e Amarone - aromaticità e profumi tipici e riconoscibili.
L’Amarone della Valpolicella DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) “Torre del Falasco” (3) è il vero gioiello della cantina. Dopo la raccolta, le uve subiscono un appassimento di almeno 4 mesi. Fermentano ad una temperatura tra i 18 e i 20 ° C, per poi macerare per venti giorni. Prima di essere imbottigliato, matura in barrique di rovere per almeno 18 mesi; l’evoluzione del vino in barrique è più rapida di quella del vino in botte grande, perché è maggiore il rapporto tra la superficie del legno ed il volume del vino. Il risultato è un vino elegante e maturo.
Se alla vista è di un rosso rubino molto signorile, non sono da meno le percezioni equilibrate e vellutate che scatena al gusto. Ricorda il cioccolato e la prugna matura al naso. Insomma, un tripudio di sensazioni in un sorso.
Il grado alcolico è importante, 15 %, ma d’altronde stiamo parlando di un vino non comune. La sua anima forte lo rende perfetto in accoppiata con i sapori decisi degli arrosti e della cacciagione, ma non disdegna neppure i formaggi. C’è chi vi prepara uno splendido risotto – il risotto all’Amarone per l’appunto – ma diciamocelo, noi lo preferiamo in un bicchiere piuttosto che in una pentola.
Insomma, un grande vino da gustare in occasioni speciali, perché in fondo, come diceva Goete: “la vita è troppo breve per bere vini mediocri”.