Impossibile non amare i vini dell'Altro Adige, freschi e immediati, capaci altresì di dare garanzia di invecchiamento, dal Pinot bianco al Sauvignon. Il comprensorio che li genera è una delle più piccole zone vinicole d’Italia, ma ricca di microclimi diversi, di terreni con composizioni differenti e una serie di vitigni di grande espressività e carattere. La freschezza dell'alta quota, un'agricoltura spesso epica, non meccanizzata, difficile sono alla base di vini peculiari dalle fragranze sottili. E proprio in questo scenario si inseriscono i vigneti di Erste+Neue, cooperativa vitivinicola tra le più storiche ed importanti del territorio altoatesino. 60 gli ettari, perlopiù piccole parcelle con esposizione prevalentemente a sud e posizionate a partire dai pendii più bassi della Costiera della Mendola fino ad arrivare alle pendici delle Dolomiti. "Siamo una grande famiglia con 530 soci che coltivano i vigneti fino a 850 mt, il più alto" - ci ha raccontato l'enologo Thomas Scarizuola in occasione di una nostra degustazione a Firenze.
Vini alpini, dove, ad ogni sorso corrisponde un'emozione mai uguale, certamente molto piacevole al palato. Etichette da scoprire ed apprezzare per la loro natura fresca, elegante, dal profilo aromatico accattivante ed equilibrato.
Puntay, la linea di punta dai vigneti più vocati: bottiglie di grande personalità, con aromi intensi e nitidi
Pinot Bianco 2022
Fresco di produzione, appena uscito vanta vigneti situati in zone collinari a 500-600 metri sul livello del mare. Al calice, un bel colore giallo chiaro e brillante con delicati riflessi verdi. Al naso note fresche floreali e fruttate invitano a un gradevolissimo sorso equilibrato ed elegante, dal retrogusto vivace e mediamente persistente. Con antipasti, aperitivi e creature del mare si sposa alla perfezione.
Chardonnay 2022
I vigneti si trovano ad un‘altitudine più bassa rispetto al Pinot bianco, intorno ai 450 metri . Giallo paglierino con pennellate luminose che vibrano al verde, al naso è una sinfonia di sentori magnifici, dal fresco al salino fino alla vaniglia. In bocca, rivela una struttura raffinata, con onde sapide generose nel finale.
Gewürztraminer 2022
Dalla bella complessità anche al naso dove si evincono cannella, garofano e anche spezie come la salvia. Al palato è pieno, sfoggia note di frutta esotica, finale lungo e convincente.
Kalterersee cl. sup. 2022: Schiava
"La nostra realtà più di cuore che abbiamo a Caldaro" - ci ha sempre raccontato Thomas - "con vigneti molto vecchi di oltre 90 anni". Certamente il vino più bevuto nel comprensorio di origine, a tutto pasto, ma anche ben apprezzato fuori regione per il suo carattere versatile, gastronomico e dalla struttura media. Un vino moderno senza dubbio alcuno. Mirabile qualità, da bere abbinato a piatti di pesce come le triglie.
Pinot nero 2022
Questo nettare che nasce da vigneti oltre i 500 metri, esprime al calice acidità e freschezza di marcata eleganza. L'annata calda ha contribuito ulteriormente a farne un vino di classe. Buona la struttura, vivaci i tannini con bella persistenza nel retrogusto. Insieme ai "fratelli" Gewürztraminer e Lagrein, è tra i più venduti sul mercato, in generale.
Lagrein 2021
Secondo vitigno autoctono, si presenta come l'opposto de la Schiava. Dal colore carico, ha una carattere complesso ma non troppo impegnativo. Fruttato e speziato con sentore di ciliege e more, si beve molto bene. Buona la scia tannica e finale gustativo di tutto rispetto. Le carni rosse ma anche la selvaggina lo accompagnano alla perfezione.