Alfio Rapisardi, artista toscano affascinante, esuberante, colto, idolatrato dalle donne ed elegantissimo. Profondamente internazionale, non si contano le mostre delle sue opere su tela o scultura in giro per il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, passando per la Svizzera, la Costa Azzurra etc. Una cifra stilistica debordante, impegnativa, fatta di creatività vulcanica con il colore al centro. Morto nel 2018 su di lui cala il silenzio fino a quando poco tempo fa viene pubblicato il primo volume che lo riporta all’attenzione dei più “A. Rapisardi. Cavalcando…”, edito LoGisma. Redatto dalla storica dell'arte Nicoletta Lepri in collaborazione con il Dottor Fabio Fanfani, Decano del corpo Consolare di Firenze (1), racconta (2) la grandezza di questo artista trasgressivo, libero e complesso. Il libro che ha goduto del patrocinio del Corpo Consolare di Firenze a sottolineare il lato universale dell’opera di Rapisardi, da tempo era nelle corde di Fabio Fanfani (3): “Già da un pò avevo in mente di fare una raccolta dei quadri di Alfio” - ha dichiarato Fanfani durante la presentazione (4) del volume avvenuta ieri a Palazzo Strozzi Sacrati. Manfredo Fanfani, padre di Fabio, è stato per anni un grande estimatore, collezionista e amico dell’artista: sono centinaia i quadri che “grazie alla complicità di Massimo Rapisardi (5), figlio di Alfio, hanno formato la base scientifica per la redazione del volume fresco di stampa.
Come non dimenticare la sublime Madonna nella famosa ed esilarante scena del film “Amici miei”? Ma torniamo al volume che ha nel titolo l’espressione “cavalcando”: i cavalli (6) sono infatti il suo leit motiv pittorico, non l’unico, certo, ma tra i più sentiti e interpretati. Numerose le testimonianze che corrono nelle oltre 140 pagine del testo, in realtà da leggere anche come un trattato di storia dell'arte moderna e contemporanea, dove si evince chiaro il personaggio singolare, la sua estrema sensibilità verso tutte le arti, la musica, l’opera lirica. Non ultima la moda di cui lui stesso in qualità di cultore del “bel vestire”, è stato in varie occasioni testimonial per illustri maison. Vita vera, genio, per certi versi artista “maledetto”, vittima dei propri fantasmi, questo e molto altro nel volume su una “delle personalità più espressive dell’identità dell’arte contemporanea della Firenze del '900” - come ben sottolineato da Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana che ha ospitato il vernissage del volume.